Niente Senso

Le Torri di Hanoi

Le Torri di Hanoi sono un passatempo matematico ispirato ad una situazione reale: infatti i brahmini del tempio di Brahma a Benares devono spostare 64 dischi da un ago di diamante ad un altro ago dello stesso materiale rispettando una regola: i dischi più piccoli devono rimanere al di sopra dei dischi più grandi. Quando tutte le mosse saranno terminate allora verrà la fine del mondo. Il problema è che verrà prima la fine del mondo e poi tutti i dischi saranno disposti come dovrebbero. Infatti ci vogliono 2ⁿ-1 mosse per spostare i dischi da un capo all'altro. Facendo due conti in tasca ci vorrebbero 584.546.491.649 anni, 58 giorni, 14 ore, 56 minuti e 15 secondi (citazione Math.it), se si facesse una mossa al secondo, dovendo coprire 18.446.744.073.709.551.615 mosse.

In una versione mini del gioco abbiamo sette-otto dischi che devono essere spostati da un capo all'altro e questa è la versione del gioco commercializzata creata da Édouard Lucas nel 1883. 

Non avendoci giocato oppure non avendo memoria di ciò riporterò il processo qui (cit.Math.it):

Supponiamo di saper spostare, in accordo con le regole del gioco, una configurazione di quattro dischi. Se ora dobbiamo spostare cinque dischi ci comporteremo così: (1) cominciamo a spostare i quattro dischi, infilati inizialmente sul piolo di sinistra, senza muovere mai il più grande alla base che non ci dà fastidio perché essendo il più grande di tutti è come se non ci fosse, (2) A questo punto avremo i quattro dischi infilati in uno degli altri pioli, facciamo in quello di destra. Allora liberiamo il disco più grande e muoviamolo sul piolo centrale; (3) ora possiamo riportare eseguendo i passaggi di prima i quattro dischi sul piolo centrale.
Quello che abbiamo fatto per quattro dischi, l'abbiamo ripetuto per cinque dischi, dunque saremo in grado di ripeterlo anche per sei dischi. Procedendo per induzione possiamo rifarlo per un qualsiasi altro numero di dischi.

Sfogone alla terza

Con questo finisco la trilogia dei pipponi cominciata con il post dell'altro ieri. Solo che del tutto ne rimarrà ben poco.L'Universo ha dato la sua risposta facendomi trovare un bellissimo articolo di giorno-dopo-giorno nel quale mi invita a riflettere sulla mia attività trollesca di offendere X oppure Y. E dice che è uno sfogo alla mia infelicità, dovrei passare meno tempo sul social etc... Potrebbe essere così alla fine. Poi non so, avevo blacklistato due di loro quasi per fare sfregio quando mi sono reso che l'ho fatto per quieto vivere. Non mi andava di insultarli a mitraglietta come volevo fare. Li ho avvisati della cosa e niente. Forse ho fatto bene. Generalmente blacklisto per evitare di essere giudicato da Diazepam. Ora vedo di togliere qualche causa alla mia infelicità, che come sapete bene, ha prodotto un sacco di cose creative. E' dal Dicembre 2017 che non scrivo di idioti, forse perché non mi sento  più uno di loro, ho accettato ciò che è successo. Dovrei risalire.Forse.

Sfogone alla seconda

E quindi vi beccate un secondo pippone da leggere d'un fiato apposta per continuare a maledire quella succursale di Fortnite quale è Facebook. Alla fine non ho ancora deciso se assecondare la mia aggressività attiva oppure quella passiva nei confronti delle persone che manifestano la Sindrome dei sentimenti offesi offendendo il primo malcapitato che odiano. Per cui ho deciso di rinforzare il fortino e la prima cosa che ho fatto è condannare dei malcapitati alla Lista ristretta: vedranno solo i post pubblici. Da buon camper che sono  non ho mai rimandato ai motori di ricerca il mio profilo e solo raramente abbia fatto vedere il mio grugno che ha bisogno di una plastica facciale in bella vista. Avrei preferito mettere la foto di un fallo come profile picture ma nemmeno lì sono dotato. Ritornano alla Sindrome dei sentimenti offesi, avevo deciso di sfogare la mia passiva aggressività scrivendo post simil-Anastasia Steel conditi di pucciosi smile oppure di usare parolacce ed offese ai parenti di sesso femminile.Personalmente in un mix masochistico preferisco il primo perché si spappola il fegato di chi legge. Ok. Il mio proposito finale è di rendere questa Gomorra on line ancora più Gomorra, giusto per far pensare a Zuchemberg o come si scrive che il suo aborto ha rovinato l'umanità ed era meglio MSN che non ce l'avevano tutti.
Ecco, era meglio MSN mille trilioni di volte. Non vedevi quanto sono squallidi i tuoi compagni nella fake vita reale che si sono costruiti. Potrebbe essere che io sia invidioso e sovraccarico di odio, ma io sono così gelato al di fuori ed ardente dentro. O forse sono troppo incline a farmi trasportare dalle emozioni, il che non è male, però.

Sfogone

Ultimamente mi sono sentito disturbato dall'ennesimo tentativo di "disturbo" da parte di un mio "amico" di Facebook. Dite voi, cosa ti ha fatto di tanto oltraggioso? Semplicemente mi ha mandato un messaggio con un'immaginetta nella quale si diceva che sebbene fossimo lontani siamo amici. La cosa mi ha stizzito moltissimo anche perché ho concepito i social network come una landa desolata di Ashura in eterna lotta tra di loro,infatti uno di queste divinità guerriere litigiose mi ha detto ridendo che mi ero blastato. A me è fregato anche perché io non è che abbia buona considerazione di me stesso: considero,infatti, Forrest Gump Einstein rapportato a me e quindi ho codardamente cancellato il commento. Vengo da una massiva attività di trolling ai danni di un gruppo dal quale sono uscito e nemmeno ne rimpiango la mancanza,ora ho molto più tempo per dedicarmi agli anime gore e mica poi mi va di socializzare con persone che sicuramente sono più intelligenti del sottoscritto, avranno la loro Porsche parcheggiata nella loro lussuosa villa a Miami dove organizzano festini tutti coca ed escort diciottenni soltanto per darmi del patetico sfigato. Forse saranno messi al corrente di questo, perché hanno bisogno di un giullare da irridere e quello sono io. Ritornando nella pista, posso dire che loro non sono poi sti amici che pretendono di dire di essere anche perché io il sabato sera rimango solo a casa mia a guardarmi il soffitto, ecco se fossero realmente degli amici ci faremmo un giro alcolico. Penso che ad un certo punto mi unirò ad una frangia estremista di ultrà almeno si che avrò tutta l'amicizia che voglio altro che qualcosa di virtuale.

9 giugno

Nel periodo in cui ho abbandonato il blog alle intemperie ho riscoperto le mie origini Nagaiane. No, non vengo da un'altro pianeta seppure sia inquietante. Quel tanto citare l'Inferno è il residuato di un'infanzia cresciuta a cartoni - anime di Go Nagai. Quanti di voi si ricordano di Mazinga, di Devilman &co? 

Io avevo represso la mia infanzia nagaiana, passata tra Goldrake, Alcor e Tezuya. Avevo dimenticato chi fosse Akira, chi fosse Ashura ed il Conte Blocken ed ecco tornati in mente per un revaival in pieno stile. Le nuovi generazioni dovranno pur comprendere i temi che le sue opere trattano, nella quali la scienza non è solo progresso, ma causa di distruzione e con i cattivi che buoni non sono ma hanno avuto un passato che li ha resi tale. E poi i tanti risvolti malteistici nei quali il male non è una buona opzione ma neanche il bene scherza. 

Gli eroi che diventano tremendi nonostante non lascino la via del Bushido, si potrebbe disquisire molto sull'argomento, anche perché ho cominciato il revival per scherzo, avendo avuto gli ennesimi problemi di linea e,aggiungo, di ispirazione. 

Essendo il blog del Samurai ovvero dell'"Eroico Coraggio", come lo definii post addietro Nagai non stonerebbe in un approfondimento.