Ezechiele

Gennaio si risponde da solo...

"Il solo vero viaggio, la sola immersione nella giovinezza lo si farebbe non con l'andare verso nuovi paesaggi, ma con l'avere occhi diversi."

Voglia...

di raggiungere posti solitari... e siamo solo a Gennaio.

E tu cosa venderesti?

Ho letto oggi su repubblica.it dell'iniziativa di Ian Usher, inglese trapiantato in Australia che, dopo aver rotto con la moglie ha deciso di vendere in un'unica grande asta tutto quello che possiede: casa, auto, lavoro, oggetti personali.

Mentre leggevo il suo sito mi sono soffermato a lungo su questa frase:
"Whatever it is, it's all going up for sale in one big auction. Everything I have and everything I am."

Tutto quello che ho, e tutto quello che sono.
Ho sempre pensato che il proprio essere superi in gran parte quello che uno ha e quello che uno fa (essere non è fare, né tantomeno avere).
Sarà che non ne sono ancora troppo convinto ma continua a frullarmi per la testa il pensiero di cosa sarei se non facessi quello che faccio ora... e soprattutto se avrei il coraggio di fare tabula rasa e iniziare una nuova vita.

Proprio vero...

Oggi l'economia è fatta, per costringere tanta gente, a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose per lo più inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente. Io trovo che c'è una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi, uno che si accontenta è un uomo felice.

T. Terzani