Lettere a me stesso
Ciò che srivo non intende avere la superbia e la pretesa di essere classificata come poesia o arte narrativa in generale...ciò che scrivo sono solo oggettivazioni di ciò che sento, senza la preoccupazione di come venga riportato in parole« Messaggio #6 | Messaggio #8 » |
La porta del ripostiglio esplode.
hai accumulato troppo
ed ora non entra più nulla.
Nulla riesce a contenere
quanto hai stipato,
perchè l'ultima goccia
è troppo grande,
più grande di tutte le altre messe insieme.
Ci hai provato, ti sei impegnato..
ma non è andata.
Il motivo?
Perchè quanto prefissato all'inizio,
è stato violato.
Allora ti vien da pensare
che tutto sia stato fittizio,
infondato...falso!
Ed esplodi.
Ed una volta tanto te ne freghi
e ti chiudi a te stesso,
che nella tua incoerenza
trovi la pace, perchè la sputi via,
così come hanno sputato
su quanto hai costruito.
Per una volta,
almeno una volta nella tua vita
l'intorno è nulla,
e puoi finalmente restar solo,
per non fingere.
Oggi, per la prima volta,
puoi fare anche tu
a meno di capire.
Oggi te ne freghi.
Oggi puoi aprire l'armadio
e tirarlo fuori,
finalmente alla luce del sole.
Oggi, finalmente,
puoi abbracciare il tuo dolore.
Oggi non si recita per nessuno.
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