Roccafluvione 2009

Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.


Quali sono i criteri per giudicare le capacità degli amministratori della cosa pubblica?Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.di Dott. Francesco Fabiani Enti locali ed istituzioni come comuni, comunità montane, consorzi idrici, protezione civile ecc. sono strutture costose e "zeppe" di esperti, bravi amministratori, presidenti e sindaci eccellenti - tutti necessari al buon funzionamento delle stesse.Ma se fossero frequentate o amministrate da "imbecilli", come potremmo noi cittadini accorgercene?Come potremmo segnalare, in maniera oggettiva, questa "imbecillità" e sperare di porvi rimedio?Formuliamo due ipotesi per poter valutare l'efficienza degli amministratori della cosa pubblica.Primo esempio:Scoppia, per esempio, un incendio tra i boschi in piena estate. I nostri amministratori bravi ed efficienti si attivano e l'incendio, domato dopo diversi giorni, viene definito il più grave della storia delle Marche. Subito risalta il fatto che i nostri bravi ed efficienti amministratori non hanno potuto attivare sistemi di prevenzione degli incendi (in quanto mancanti) e che, nonostante eroici interventi, gli effetti del fuoco sono stati devastanti!Se avessimo avuto degli amministratori "imbecilli" o estratti a sorte dagli elenchi telefonici l'incendio in esempio sarebbe forse diventato il più grave della storia nazionale? O addirittura dobbiamo ipotizzare che ancora oggi starebbe divampando?Eppure non sembra possibile definire questo episodio come un metro di misura efficace per valutare i nostri amministratori!Secondo esempio:Si rompe un ponte-tubo e per questo motivo l'acquedotto cessa di rifornire circa 100.000 abitanti per diversi giorni. Successivamente, grazie all'efficienza dei nostri bravi amministratori, l'acqua ritorna nei nostri rubinetti per qualche ora al giorno mentre molte frazioni restano all'asciutto, senza nessun tipo di intervento, per giorni e giorni, in quella che diventa la crisi idrica più grave dal dopoguerra ad oggi!Se avessimo avuto degli amministratori "imbecilli" saremmo restati forse senza acqua per mesi? O addirittura dobbiamo ipotizzare che avremmo avuto la crisi idrica più grave dalle guerre puniche?Eppure neanche questo evento sembra essere sufficiente per poter valutare in maniera oggettiva le capacità dei nostri amministratori!I due esempi, purtroppo veri e vissuti sulla nostra pelle di cittadini disgraziati di questa provincia, hanno avuto sicuramente altre conseguenze oltre ai danni materiali e al disagio causato - un danno questo che è difficilmente valutabile. Si pensi alla nostra salute, alle sostanze generate dalla combustione, immesse nell'atmosfera e respirate da grandi e piccini (altro che sigarette!) o alla ridotta-mancata igiene generata dall'interruzione del servizio idrico, con probabile maggiore diffusione di malattie (ma il nostro sistema sanitario si accorge di ciò solo se scoppia il colera!). 09/01/2008