favole e scorpioni

APRI GLI OCCHI


Esco dal bar dopo due prosecchi. Freddo, gambe molli e te da dimenticare. Un'altra volta. Non ci si trova piu'. Tu metti paletti, solo che  io non voglio fare nessun slalom.Sono mesi che non ti vedo, mi ci sto abituando all'assenza. La riempio di vita mia, cercando di farmi trovare gia' felice per l'amore che verra'.Anche se a volte l'assenza coincide con mancanza.Percorro la strada che porta a casa, guido piano, perche guido sempre piano io..e canto forte..che canto forte io...cercando d'intonare ritornelli e strofe..tengo il tempo col piede sulla frizione. Brucera' ancora...come  sto bruciando io ora.Arrivo alla rotonda  dell'Esselunga..e mi par di veder la tua auto, la tua 106 blu. Vedo male, e' buio e sono un po' brillo. Mi par di vedere una persona coi capelli lunghi e lisci (proprio come i tuoi!) al volante. Faccio in tempo a legger  un pezzo di targa: sei tu.Accelero..ti seguo...faccio due sorpassi azzardati..ti sto dietro. Inizio a farti i fari. Nessuna risposta. Abbasso il volume della radio e suono il clacson come un pazzo. Mi sembra di vedere un cenno. Forse hai alzato un braccio. Allora rifaccio i fari.  Stavolta e' inequivocabile: un  cenno col braccio. Saluto anche io, faccio ciao ciao con la mano .Di piu': mi sbraccio in auto in maniera forsennata, nemmeno fossi uno sbandieratore al palio di Siena. Rido, quasi mi commuovo. Alzo il volume della radio, e subito lo riabbasso. Rifaccio i fari. Risuono il clacson. Ti sto dietro per quasi quattro chilometri.Tiro fuori il viso dal finestrino e nel gelido inverno  urlo il tuo nome..tu alzi ancora il braccio..e mi sembra di sentirti ridere...faccio i fari..Siam quasi vicini Sesto, vicini al ponte. C'e coda in entrambe le corsie. C' incanaliamo.Dal senso opposto un corteo di auto. Auto alla mia destra, auto dietro me.E proprio quando mi rendo conto di non aver nessuna via di fuga che mi cade l'occhio su una terrificante verita': per circa quattro chilometri non ho seguito una 106 blubensi' una saxo blu.Il conducente scende dalla sua auto. E un ragazzo addirittura. Capelli lunghi e lisci (proprio come i tuoi!).  Si avvicina. Tiro giu il finestrino mentre cerco nella mente frasi riparatorie. Qualcosa che mi salvi la faccia. In tutti i sensi." Si puo' sapere che cazzo vuoi???""Oh amigo..non entiendo..donde esta la statua del Don Carlon"Di meglio non ho saputo trovare.Il tizio se ne va scrollando la testa.Amica ho deciso che se non ti fai prendere, io non ti cerco piu'.