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« IO | NATALE 2006 » |
E' notte.
Pensieroso tira fuori dal cassetto una vecchia busta.
Ripiegato dentro c'è un foglio mezzo gualcito: una lettera.
La rilegge piano, ragionando su ogni parola. Inverte avverbi ed aggettivi, cambia tempo e modo ai verbi.
Meticoloso, riconsidera ogni frase .
La punteggiatura e studiata alla virgola.
Tamburella le dita sul tavolo, impaziente, quasi a cercar parole dentro al legno.
Le palpebre sono semisocchiuse, per trattenere metafore appena sognate.
Non risponde al telefono.
Non risponde al citofono.
Non risponde alla porta.
Sta riscrivendo la lettera che deciderà, forse, la sua vita.
Non sa quando ha iniziato a scriverla, forse molto tempo fa.
" cara,
chissà come stai. Io sto bene, inquieto come sempre.. alla maniera mia. Si lo so che questo mi porta solo dei gran mal di testa... ma io non so vivere come la massa dozzinale e mediocre che ci circonda. Tutti fatalisti e felici di vivere cio' che capita. Mi conosci: io vivo per la pelle d'oca, per il cuore impazzito dentro al petto, per il fiato corto. Non mi accontento io. E' per questo che ti scrivo questa lettera.
Stanotte ti ho sognata ancora. Il mio solito sogno, ricorrente e straordinario, che ora ti voglio raccontare.
Ero con te a casa tua, e riposavo sul divano, quello a fiori che hai nel corridoio. Tu eri seduta di spalle, mezza nuda... cosi' bella ...intenta a spazzolarti i lunghi capelli e dallo specchio sgridavi il gatto che nervoso poteva svegliarmi continuando a sbuffare dal davanzale della finestra. Ma io non dormivo:
Ti ho vista metter via spazzole e pettini e ho ascoltato il rumore delle forbicine mentre tagliavi le unghie ai tuoi piedini. Ti ho sentita canticchiare a voce bassa...proprio quella canzone che canto sempre io, quella che parla di una coppia che balla senza guardarsi ad una festa di paese. L'hai sempre trovata cosi' ridicola, per via del loro amore cosi' timido.
Ricordo quella volta che l'ho cantata sotto casa tua..con la chitarra..e tu a ridere come una pazza..e a tirarmi prima fiori..e poi secchiate d'acqua..che poi tu quando ridi non ridi e basta, ma riempi il viso di facce buffe e chiudi gli occhi grandi a fessura, come fanno certi bimbi .E ridi a bocca larga..carica di felicita'
Poi ti ho vista muovere in silenzio, camminare scalza sul pavimento gelato.Ho stretto il cuscino al petto... quasi mi son commosso per tanto riguardo nei miei confronti.
Hai cercato nell'armadio qualcosa che non hai trovato, forse uno scialle o una coperta.. hai sbuffato un attimo... gonfiando le guance... riempiendo la stanza. io ho sorriso.
Il gatto con un balzo e saltato giu' d'improvviso e tu hai fatto "schhh" con le dita sulle labbra. Povero s'e speventato ed fuggito in bagno.
Poi hai acceso la lampada hai preso un libricino tutto pieno di orecchie e con le pagine ingiallite, e assorta ti sei messa a leggere. Ogni tanto mi guardavi..ma io subito chiudevo gli occhi per non farmi sorprendere sveglio... per poi riaprirli, guardarti..e scoprirti piu bella di quando gli avevo chiusi.
Poi hai sentito un rumore provenire dall'altra stanza..ti sei alzata per andar a vedere e mi sei passata accanto. Io ho respirato piano per trattenere il tuo profumo..e ho allungato le braccia mentre scomparivi dietro me.
Che amarezza uscir dal sogno e trovarmi nel mio letto..sotto la crepa nel soffitto che conosco bene. Il freddo venir dentro dalla finestra dimenticata aperta, e le braccia allungate nel vuoto..tra parete e parete..ad afferrar fantasmi.
Cara, io vorrei viver con te. Prendimi.
Quale felicita' ammirarti in sogno.
Amore prendimi"
F. M.
Spossato si alza dalla sedia.
Il plaid gli cade a terra.
Tira su la lettera e la piega nella busta.
La busta la ripone nel cassetto.
Domani pensa, domani la spediro'.
Non e il caso di attender ancora
Sente il coraggio..
Sente la forza...
Il disincanto
di tutti i suoi 89 anni.
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IO
Io amo, non corrisposto, l'ozio
scrivo due post al mese
uno lo pubblico
l'altro lo cancello
questo mese ho pubblicato quello sbagliato:
questo.
Se qualcuno
per caso,
trovasse una bozza piena d'amore
sappia
che era la mia.
Rimasta mio malgrado
lettera morta.
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