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favole e scorpioni

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Gia'...quanto e'vero.... Piacere Fabio
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fabbbb... qua si comincia a preoccuparsi. eh!
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« IL MIO NUOVO AMICOIN STRADA »

SOLDATI

Post n°72 pubblicato il 05 Agosto 2010 da fabio1972dgl

 

Non credo in dio, in nessuno dei tanti idolatrati su questo pianeta. Da anni non m'inchino più davanti a nessuna statua, nè maschile nè femminile che sia, e mai più lo farò. Non c'è nessuno che mi protegga lassù oltre le stelle, e non saranno di certo le mie mani giunte contro il vento a farmi rinascere ogni giorno che muoio. Se sollevo lo sguardo oltre il cielo vedo lo stesso orizzonte di sempre. Nuvole e blu, blu e nuvole, la vita di tutti.
E tu mi racconti che sei andato a ballare al festival di balli caraibici a Milano e che li hai conosciuto una svizzera con la fede al dito, e che proprio sotto il ponte che c'è prima della rotonda, a due curve dall'ingresso, si è messa con le labbra a cercare un angolo aperto dei tuoi jeans. E rideva, e diceva non posso, guarda l'anello. Ti teneva fermo e con il palmo aperto ti mostrava la fede mentre la sua amica ballava su note lontane con un ombrello giallo a farle da cavaliere.
Tu mi racconti questo mentre io sono li che aspetto i fuochi d'artificio, seduto sulla panchina sotto il lampione della piazza principale, stanotte che c'è la festa del paese. E tu mi dici che lei era di Mendrisio aveva i capelli lunghi davanti e corti dietro oppure al contrario, non ti ricordi. Eppure le hai visto solo la testa dico. E tu ridi, perchè io sono spiritoso comico e spassoso quando voglio. Cioè raramente ormai. Perchè raramente mi chiedi? Perchè tira vento e non ha senso pregare con i guanti, perchè se dio esistesse le statue non rimarrebbero ferme a guardare i passanti. Sorridi. Non mi vorrebbero con le ginocchia molli contro il pavimento duro, piuttosto mi darebbero non dico il numero di una certa ragazza di Mendrisio ma almeno un po' di musica e un ombrello giallo per non ballare da solo.
E tu mi racconti che quando sei arrivato a casa tua moglie era ancora in piedi perchè stava guardando un film di guerra dove c'era un soldato nascosto in trincea che si fingeva morto in mezzo ai suoi fratelli morti mentre il nemico piantava la propria bandiera in mezzo al cuore del suo capitano. Il soldato, con gli occhi chiusi, stringeva un crocefisso che l'assasino dei suoi fratelli, uguale, portava al collo.
E tua moglie ti ha chiesto dove sei stato, e tu le hai detto che sei stato con me in piazza, quella principale, sulla panchina sotto il lampione perchè c'era la festa del paese. Hanno fatto i fuochi le hai detto. Tua moglie non li ha sentiti perchè ha visto quel film di guerra, con quel soldato nascosto per tre giorni e tre notti in trincea, mezzo morto tra i morti, e alzatosi da li solo quando l'ultimo sparo non gli è sembrato venire dall'aldilà. E tua moglie in mezzo a quel bombardamento non si è accorta della festa.
Poi mi hai chiesto cosa ci facessi io li su quella panchina sotto il lampione nella piazza principale del paese mentre tutto il paese era in festa. Ed io ti ho detto che non credo in nessun dio, in nessuna statua, che non prego nessuno. Ti ho detto che a volte ho il terrore di morire a due curve dalla vita, proprio all'ingresso e che mi sento sempre come in trincea, come mezzo morto in mezzo ai morti. Tu allora hai bagnato la tua fede con una lacrima perchè hai capito che io ho visto le stesso film che ha visto tua moglie e non mi sono nemmeno accorto che i fuochi che sto aspettando li hanno già sparati tutti, anche l'ultimo, quello scoppiato nell'aldilà.
Guardiamo il cielo, blu e nuvole, nuvole e blu. Per tutti.

E allora non sempre chi graffia con le unghie il tuo cuore lo fa perchè ti vuole male.
Forse sta solo cercando un posto dove aggrapparsi.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Alessandro il 15/10/10 alle 16:43 via WEB
nn sn uno scrittore, ne un ottimo pensatore, ma leggere è una passione ke diffiilmente riesco a rinnegare... ultimamente ho cominciato a leggere su internet e ho trovato i tuoi post , unici... sarebbe bello leggere un tuo libro!!
 
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