Pensieri&Riflessioni

L'agenda


Tutti gli anni la stessa storia. Il cambio dell’agenda come momento critico. Lasciare quelle trecentosessantacinque (e più) pagine dove ho scritto tutti gli accadimenti dell’anno precedente. Non si tratta di nostalgia, od almeno non solo. È una questione di organizzazione. I primi giorni di gennaio sono un disastro. Per cominciare dimentico tutti quegli impegni presi durante il mese di dicembre. Fino al giorno (oggi) in cui mi decido a trascriverli dalla vecchia alla nuova agenda. Accorgendomi sempre che non era quasi più necessario, tutto ciò che si poteva dimenticare è già stato vittima dell’oblio. Dei nomi, degli indirizzi, dei numeri di telefono vogliamo parlare? Spero di aver trascritto tutti quelli importanti. Che lavoraccio… Il consiglio di passare ad un’agenda elettronica non è ben accetto.