ULISSE, l’uomo intelligente sempre pronto all’avventura ed alla ricerca senza trascurare, comunque, gli affetti.Episodio XI Canto XI – 170/179“Ma, dimmi adesso ciò, rispondimi senza menzogna:quale di morte doglioso destino t’ha dunque fiaccata?Un lungo morbo? O te con le miti saette percosseArtemide, la Dea che vaga è di strali, e t’uccise?E di mio padre dimmi, del figlio che in casa ho lasciato,se ad essi ancora il mio potere rimane, o se altril’occupa già, per certezza ch’io più ritornare non debba.E dimmi della sposa contesa, che pensa e disegna:se presso il figlio rimane, di tutto fedele custode,o se l’ha già sposata chi più fra gli Achivi primeggia”.L’impossibile sogno umano di comunicare con l’oltretomba spinge l’eroe nel regno delle ombre dove le figure sono evanescenti ed incorporee, in un contesto indistinto, senza punti di riferimento, fuori del tempo e dello spazio. Ma lo stretto legame che unisce madre e figlio è così forte da consentire ad Ulisse di “vedere”, attraverso l’etera figura, le sembianze dei suoi quali componenti di quell’unione familiare, duratura nel tempo, sintetizzata dalla fede nuziale dalla quale partono linee cromatiche che si perdono oltre i bordi della tela. Quattro realizzazioni pittoriche (cm. 35x50) sullo stesso tema: 1. rappresentazione figurativa ad olio e materia 2. interpretazione di un particolare con acrilici ed aerografo (solo colori della quadricromia - ciano, magenta, giallo e nero)3. sintesi astratta del concetto dominante con uso di acrilici e solo colori dei pixel dello schermo TV: rosso = passione, forza - verde = vita, debolezza - Blù =religiosità, serenità4. rappresentazione plastica di un particolare in cartapesta di cellulosaanno 1991 POTETE VEDERE E SCARICARE LE FOTO MENZIONANDO SEMPRE L’AUTORE http://win.renatostore.it/fabio/browse.asp
ODISSEA - Ulisse, l'uomo pronto alla scoperta
ULISSE, l’uomo intelligente sempre pronto all’avventura ed alla ricerca senza trascurare, comunque, gli affetti.Episodio XI Canto XI – 170/179“Ma, dimmi adesso ciò, rispondimi senza menzogna:quale di morte doglioso destino t’ha dunque fiaccata?Un lungo morbo? O te con le miti saette percosseArtemide, la Dea che vaga è di strali, e t’uccise?E di mio padre dimmi, del figlio che in casa ho lasciato,se ad essi ancora il mio potere rimane, o se altril’occupa già, per certezza ch’io più ritornare non debba.E dimmi della sposa contesa, che pensa e disegna:se presso il figlio rimane, di tutto fedele custode,o se l’ha già sposata chi più fra gli Achivi primeggia”.L’impossibile sogno umano di comunicare con l’oltretomba spinge l’eroe nel regno delle ombre dove le figure sono evanescenti ed incorporee, in un contesto indistinto, senza punti di riferimento, fuori del tempo e dello spazio. Ma lo stretto legame che unisce madre e figlio è così forte da consentire ad Ulisse di “vedere”, attraverso l’etera figura, le sembianze dei suoi quali componenti di quell’unione familiare, duratura nel tempo, sintetizzata dalla fede nuziale dalla quale partono linee cromatiche che si perdono oltre i bordi della tela. Quattro realizzazioni pittoriche (cm. 35x50) sullo stesso tema: 1. rappresentazione figurativa ad olio e materia 2. interpretazione di un particolare con acrilici ed aerografo (solo colori della quadricromia - ciano, magenta, giallo e nero)3. sintesi astratta del concetto dominante con uso di acrilici e solo colori dei pixel dello schermo TV: rosso = passione, forza - verde = vita, debolezza - Blù =religiosità, serenità4. rappresentazione plastica di un particolare in cartapesta di cellulosaanno 1991 POTETE VEDERE E SCARICARE LE FOTO MENZIONANDO SEMPRE L’AUTORE http://win.renatostore.it/fabio/browse.asp