Ancora virgulto giovaneIn quella foto appari;in armi vestitoall’oppressor scacciare;fiero lo sguardo,nella scanzonata posa,giammai notte e giornoil patriottico senso riposa;nelle italiche montagne,consumasti adolescente vitalità,di tante marce,ricordi fatiche e umiltà;padre mio,quanti sentieri hai esplorato,quanti uomini hai consigliato,ed il tuo occhiodi morte non si è meravigliato,di bianche bufere mi raccontavi,e quanta paura mal celavi;mi narravi di uomini in armi,dalla sentita speranzadi un giorno tornare, dall’assurda mattanza;affascinato ero nel sentirti parlare,perché era il mio modoper tutte le paure fugare; hai percorso il ripido sentiero,raggiungendo quella vetta per davvero;ora stanco, ti sorreggi,ricordando i tuoi amati alpeggi;quel giorno ti accompagneròai piedi dell’eterno monte,salutandoti dal tuo caro ponte.
IL SENTIERO DEL PARTIGIANO
Ancora virgulto giovaneIn quella foto appari;in armi vestitoall’oppressor scacciare;fiero lo sguardo,nella scanzonata posa,giammai notte e giornoil patriottico senso riposa;nelle italiche montagne,consumasti adolescente vitalità,di tante marce,ricordi fatiche e umiltà;padre mio,quanti sentieri hai esplorato,quanti uomini hai consigliato,ed il tuo occhiodi morte non si è meravigliato,di bianche bufere mi raccontavi,e quanta paura mal celavi;mi narravi di uomini in armi,dalla sentita speranzadi un giorno tornare, dall’assurda mattanza;affascinato ero nel sentirti parlare,perché era il mio modoper tutte le paure fugare; hai percorso il ripido sentiero,raggiungendo quella vetta per davvero;ora stanco, ti sorreggi,ricordando i tuoi amati alpeggi;quel giorno ti accompagneròai piedi dell’eterno monte,salutandoti dal tuo caro ponte.