Fabio-POESIE - LIBRO "LE PAROLE E LA PIETRA"
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ARTIGIANO POETA

Scolpisci pensieri,artigiano poeta;dalle sapienti tue mani,la lenta pennacesella profonde emozioni;rianima o poeta,anonime pagine,con danzanti paroledonando senso al vissuto,mortificando degli uomini,il vezzo apparente;uomo scrittore,spoglia le tue pene,raccontando di morti e sofferenze,di luce e di buio,di amore e odio;rispetto dell’uomo,sogna il poeta,posando lenta penna,sull’ultimo foglio. 
 

DIGNITOSA POVERTA'

Chi di povertà vive,mai il letto di cartone,si farà raccogliere;occhi spentie il fisico che raccontal’umana storia,mani consunteed emaciati volti,trascinando poveri averi,a ricordo di trascorse ricchezze;il tepore delle stazioni,rigenera le membradal gelo assalite;la pietosa caritàdona il quotidiano cibo;da vecchi cappotti avvoltii miseri fantasmi,una nuova notte affrontanoe un nuovo giaciglio è già pronto;vite perdute, ma anche ritrovate,nell’universo…
 

RIPARTO DA QUI

 Riparto da qui,ora che la vita mi è esplosa fra le mani;riparto da qui,ora che colgo il silenzio del boscoe il nascere del nuovo giorno,riparto da qui,nel dolce sorrisodi un affetto sincero,riparto da qui,dai fogli scarabocchiatidi parole impazzitee dal profumo del legno di montagna,riparto dall’abbraccio della mia anziana madree dal saluto del mio stanco padre,riparto…
 

EREMITA

  Eremita nell’anima,solo nei miei pensieri;sfuggo alla logica vita,nella baita in fondo al bosco,mi purifico nel silenziodei miei monti,spettri lontanidella mia spenta anima;il buio della notteevoca voci ammalianti,rauchi lamentidi esseri erranti;ora,eremita della mia vita,lascio la baitae torno al verde alpeggio
 

POTENTE UOMO

Guarda attraverso quella porta,scendi dallo scrannodella tua onnipotenzae vivi il dolore,che umilia strade e città,accogli i lamenti degli ultimi,dona un attimo alla loro disperazione,pietosi fantasmi che ci lasciano,portando con sérabbia e dolore,di un pasto mancatoo di un gesto negato,nell’ultimo atto del gelido riposo;su quella panchina,sognano umano interessee pietoso calore;tu che mi giudichi,scendi dallo scranno e…
 

ONIRIA

Musiche lontane,di lente carovanesu torride strade transumano;arcaici lamenti, richiami di vita,in onde bollenti, di sabbia vitale,il caldo trapassa le vesti,avvolge le membra nel percorso del nulla;latrati animali,di corpi finali,al sentiero tracciar;il tempo è solo parola,l’uomo è solo pensiero;come il deserto ama la morte,terra del sud,forte e coraggiosarifugge pietosa sorte.   
 

GUARDALI

Guardali,ricurvi, dall’incerto passo,attraversano i luminosi corridoi,trascinando i lunghi anni,nel ricordo di giovinezze sfiorite,consumati volti, dai grandi occhi,raccontano dei passati amori;cercano un gesto, da chi, ancor di loro si cura;passeggiano nel fiorito giardino,con cura abbigliati, fra lor chiacchierando,il mondo esterno raccontando;consumano insieme, i rigorosi pasti,di giorni trascorsi,onde la vita appassire;i televisori, testimoni “dell’altro mondo”son compagni di…
 

SINFONIA D'AUTUNNO

Piegate foglie,di fiammeggianti colorvestite,rotolano pei ventosi viali,in omaggio danzandoa festosi bimbi;modellate colline,partoriscono opulenti grappoli,di succosa uva,ove arcaica vendemmiain prezioso nettare trasforma;l’aria umida dell’alba autunnale,invade i polmoni,d’infantili ricordi;la campanelladel primo giorno di scuola,rinnova del passato annole adolescenti emozioni;muore la trasgressiva estate,lasciando il passo ai migliori propositi;la natura culla il tepore,di brevi giornate,che non vogliono esaurirsinella magia…
 

GOCCIA

Piccola goccia d’estiva acqua,dal ciel mandata,silente sul vetro si posava,nel breve percorsodi una piccola finestra,di poesia gli animi donava;montana goccia,di fresche acque,che le umane fatiche,andava a ripagaree la dura roccia riuscendo a scavare;goccia di sudore, di eterni contadini,che la natia terra, dovean seminare,sperando nel raccolto,onde la povertà allontanare;goccia di latte, donata al nascituro,da immortale madre,quale…
 

LA MIA CASA NEL BOSCO

L’ho sognata in quelle notti,la mia casa nel bosco,è quella piccola baita,in fondo al divenir di fieri pini,che l’innevato inverno,in candidi giganti suole trasformare;di legno le paretie il rumoroso pavimento a calpestare,di tante stagioni le finestre,che donano immutato sguardo,allo scorrere di cristallina acqua;piccole stanze, di profumi pervasedel bruciato legno, al piccolo camin;la fredda stanza, ove…
 

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