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« ANNO BISESTILEL'ESTATE CHE NON C'E' »

PRIMAVERA

Post n°48 pubblicato il 23 Marzo 2016 da fabiospeed61
 

Buongiorno a tutti,

la primavera questa sconosciuta, anche quest'anno si fa desiderare ed anche quest'anno penso che non la vedremo affatto, e si passerà dal troppo freddo al troppo caldo all'improvviso, così come succede già da diversi anni a questa parte.

Le quattro stagioni classiche così come le conoscevamo ed apprezzavamo fino a qualche anno fa, purtroppo non esistono più, e si passa dall'inverno all'estate da un giorno all'altro ed il nostro fisico non ha quel periodo di acclimatamento necessario a sopportare le rigidità delle due stagioni estreme.

La primavera, come l'autunno sono scomparse dal nostro magnifico clima mediterraneo da decenni, i giovani non sanno neanche cosa siano, io me la ricordo la primavera, quando da ragazzo si passava dal gelo del generale inverno al caldo tepore del primo sole di primavera che ti scaldava le ossa ed anche il cuore e proprio in questo periodo pasquale apprezzavamo tutti la stagione del risveglio della natura in tutta la sua bellezza.

Per me era importante come stagione perchè segnava la fine dell'oscurità e dei giorni corti e l'inizio della luce e delle giornate sempre più lunghe ed interminabili trascorse al mare a pesca o in mezzo alla natura che offriva tutti i giorni uno spettacolo diverso ed entusiasmante che allietava lo sguardo e l'olfatto.

Certo che i giovani hanno perso in questi periodi bui ed incerti, molte delle certezze che noi avevamo e non mi meraviglia affatto che non riescano a godere degli spettacoli della natura appieno, in quanto i migliori sono loro negati da questo clima sempre più strano e monsonico che avvicina sempre più la nostra terra a quella africana.

Quando la primavera appariva all'orizzonte, e le rondini ritornavano a nidificare sotto i nostri tetti, l'aria si cospargeva di profumi antichi e di colori brillanti che in mezzo al verde dei prati in fiore risplendevano luminosi ed allietavano i nostri sensi, gli animali che erano in letargo si risvegliavano e facendo capolino dalle loro tane salutavano il mondo che cominciava a svegliarsi anch'esso dal sonno invernale.

I miei ricordi della primavera italiana sono sempre più sbiaditi e lontani, ma allo stesso tempo mi pare ancora adesso di sentire il profumo dei fiori di campo che si schiudono al tepore del sole e irragiati dalla rugiada mattutina crescono sempre più in alto, quasi a testimoniare la divinità in essi insita che sfiora il cielo che li sovrasta e che nutrono con il loro polline gli insetti e le farfalle che spargono la vita in tutto l'ambiente circostante.

Ma sono solo ricordi e la primavera oggi dura poco, qualche giorno appena e sarà di nuovo estate ed il caldo torrido appassirà e brucerà quei fiori non ancora all'apice della loro pur breve vita, ma godiamoci questi momenti, che seppur brevi sono ancora più intensi e magnifici di una volta, ed hanno bisogno di tutta la nostra attenzione per non essere persi nel nulla che ci circonda e che attira il nostro interesse quotidiano.

Lo spettacolo della natura che si risveglia non è per tutti, ma tutti dovrebbero assistervi con ammirazione ed estasi, fermandosi a riflettere sulla brevità delle nostre vite e l'aridità delle nostre esistenze che la stagione estiva sempre più rappresenta con il suo torrido clima.

Aspettiamo ancora un pò il risveglio della natura e dei sensi e quando sarà il momento godiamo di ogni attimo di quelle giornate che dovremo poi aspettare un altro anno ancora.

     STAY HUMAN

 
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