Fabrix

Europei, italiani, terroni, padani o semplicemente ignoranti?


Beh alla volte rimango negativamente sorpresodagli abissi che puo' raggiungere la psiche umanasoprattutto quando essa fa sfoggio di un bieco oscurantismo.Sabato sera mi ritrovo a cena fuori: piccolo locale dove si mangiadavvero bene. Unico inconveniente ritrovarsi stretti come sardine, con i vari tavoli del locale praticamente incollati tra loro, motivo per cui, per cui anche se tu non vuoi.ti capita di captare i discorsi dei vicini di tavolo. La sorte o chi per essa, ha volutoche i miei vicini fossero due coppiette: non per volernecessariamente stereotipizzare i soggetti, ma mi sembravanoproprio i classici fighettini di provincia in libera uscita che nel corso dellaloro conversazioni (conversazioni che riguardavano quasi esclusivamenteil lavoro) non facevano altro che autocelebrarsi con espressioni del tipo "Ma io lo so come si fanno queste cose" "In questonon mi batte nessuno" Sono troppo bravo io" ). A parte il fatto che trovo aberranteparlare di lavoro il sabato sera quando sei in compagnia della tua morosa e/o dei tuoi amicisubito ho iniziato a sviluppare un' antipatia viscerale verso i vicini, antipatia esplosacome una supernova, quando sento dire ad uno dei due "Ma tanto si sa che i meridonalisono tutti ignoranti". Credetemi se le circostanze fossero state diverse, avrei reagitoverbalmente e non fatto finta di nulla. A parte l' infimo livello cerebrale dei soggetti,tutto cio' mi ha portato a riflettere e pensare su temi come il razzismo, l' integrazione.Siamo nel 2008, facciamo parte dell' Unione europea, e in questo contesto come societa' italiana gioco forza ci dobbiamo confrontare con culture, tradizioni. usi, lungue diverse dalla nostra eppure ecco chi ha ancora pregiudizi solo per chi dal suo paese arriva solo da mille chilometri piu' giu'?Non so, forse nelle menti nanometriche di certi individui e' rimasta ancoraimpressa l' immagine dei meridionali che negli anni 50' si trasferivano nel settentrione con le valigie di cartone, eppure e' passato quasi mezzo secolo da allora. A costoro ricorderei che che i loro giudizi, le loro opinioni assomigliano terribilmente a quelle degli americaninei confronti degli italiani ( italiani tutti, padani e terroni) che all' inizio del 900'si avventuravano in viaggi oltreoceano alla ricerca di migliore fortuna( vi ricorda niente Ellis Island?). Beh la triste vicenda di Sacco e Vanzetti e' illuminante a proposito. Un secolo fa gli italiani stavano agli Usa come i rumeni e albanesi stanno oggi in Italia. Prima di sputare sentenze definitivedall' alto di una barbarie culturale sconfinata dovremmo guardare indietro alla nostra storia.Dovremmo sentirci tutti cittadini europei e c'e' invece ancora chi fa differenza tra nord e sud Italia.Siamo messi davvero bene.Fabri