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Il nucleare:si o no? Ma fatti 'sta pizza


Tra i tanti programmi, piani per il rilancioprogetti per lo sviluppo che si sono sentitinell' ultima campagna elettorale c'e' statauna proposta per risolvere il problema dell' energiarilanciata da un politico lungimirante quanto una talpa,che mi ha inquietato e non poco: il ritorno al nucleare.E' indubbio che esiste una problematica legataalla produzione dell' energia in Italia: per soddisfareinfatti il nostro fabbisogno energetico siamocostretti a rivolgerci all' estero per l'accaparramentodi gas naturali ma soprattutto di petrolio.Ora considerando le quotazioni alle stelleraggiunte dal petrolio negli ultimi tempi e l' inevitabileesaurimento dei giacimenti petroliferi e' chiaroche deve essere affrontata con criterio e massima attenzionela questione energetica. Ma certo che pensare che il ritornoal nucleare sia la soluzione mi sembra una grande gigantesca strepitosa cazzata.per una miriade di ragioni. Iniziamo da quelli piu' contigenti:le centrali nucleari in Italia sono state dismesse circa una trentina di anni fa,periodo nel quale abbiamo inevitabilmente accumulato un ritardo tecnologicoin questo ambito rispetto ai paesi in cui e' continuata la produzione di energiadal nucleare. Pensare che in due tre anni possano essere riapertele vecchie centrali o costruite delle nuove e' utopia allo stato puro,considerando anche il tempo necessario alla formazione teorica e praticadel personale. Il tutto poi dovrebbe avvenire a costo di ingenti capitali.Poi a queste faine che propongono il rilancio del nucleare in Italiavorrei ricordare come l' Italia e' uscita dal nucleare piu' di trenta anni fa:a furia di popolo con un referendum elettorale avvenuto subito dopo il disastro di ChernobylNonostante gli standard di sicurezza ormai siano notevolemnte aiutati,non occorre mai dimenticarsi che un piccolo problemino ad una centrale nuclearepotrebbe rivelarsi essere un apocalittico problema per il territorio,persone e quanto altro possa trovarsi nelle circostanze. Non a caso negli ultimi tempii grandi paesi produttori di energia nucleare investonosempre meno in questo ambito dedicando sempre piu' attenzioneverso l' energia prodotta da fanti rinnovabili. Ad esempiola meta' del fabbisogno energetico della Germania viene copertoda energia prodotta da fonti rinnovabili. Perche' in Italia nonpotrebbe avvenire lo stesso?Beh inutile insistere sull' allarmante pericolosita' dell' energia nucleare,ma c'e' anche un altro piccolo problema. Tali centrali oltre che energiaproducono anche degli scarti, rifiuti altamente radioattivi: dove si pensadi stoccarli?Beh provate un attimo a pensare una situazione come la Campaniain cui le strade sono ricoperte non da "monnezza" ma scorie radioattive.Dove poi costruire siffatte centrali? Gia' si fa fatica a costruire incerenitori,termovalorizzatori vicino a centri abitati( le cui proteste talvolta, lasciatamelo dire,mi sembrano proprio strumentali), beh figurarsi una centrale nucleare.Beh lancio io una proposta: costruirei dei mini impianti per la produzione di energianucleare proprio in prossimita' delle abitazioni di quanti , politici ,economisti, industriali,si dichiarano a favore al ritorno al nucleare. Chissa' che non cambino improvvisamente idea.Fabri