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Tattoo


Con l' arrivo della bella stagione(bella stagione si fa per dire:e' da un mese che piove a singhiozzo)ma soprattutto con l' arrivo dei primi caldi estiviinevitabilmente ci si scopre un po' tutti.Cio ' fornisce l' opportunita' di poterammirare sempre piu' di soventesu sempre piu' corpi maschili e femminiliquelle decorazioni sulla pelle che prendonoil nome di tatuaggi.Beh i tattoos non ammettono compromessi:o si odiano o si amano. Esco allo scoperto:io rientro nella prima categoria. Sinceramentecredo che l' epedermide di cui ogni individuo disponesia gia' un capolavoro della natura che ha non alcunbisogno di essere ulteriolmente impreziositada disegni o rapprsentazioni grafiche sul cuigusto si puo' anche discutere ( ma siamo cosi sicuriche sia cosi bello avere disegnato sulla propria pelleun serpente attorcigliato ad un cuore? oppure avereinciso un "tribale" il cui significato e' ignoto ai piu'?).Ma a parte queste considerazioni personali chelasciano il tempo che trovano, quello che ritengol'aspetto piu' controverso e illogico legato ai tattose' quello che si basa sul concetto di moda: ovveroin certi periodi proliferano piu' tatuaggi di un certo genereo su certe parti del corpo solo perche' cio e' semplicementepiu' fashion e incontra il gusto di tanti. Ma finita la moda che succede?Un tatuaggio non e' come un capodi abbigliamento che lo si puo' mettere da parte quando nonpiace piu', non e' un taglio di capelli che possiamoaccantonare quando ci rendiamo conto di essererimasti gli unici sulla faccia della terra a portarlo.Un tatuaggio rimane li' inciso sulla tua pellecome un matrimonio ( finche' morte non vi separi:anzi nemmeno dopo la morte) a meno di dolorosiesorbitanti, ma talvolta inefficaci interventi chirurgicidi eliminazione. Spesso mi ritrovo a cambiare ideee opinioni sugli argomenti piu' svariati, ma anchea modificare gusti: devo confessare che l' idea di avereli' su qualche parte della mia pelle qualcosache non potrei piu' cambiare mi renderebbealquanto inquieto.Fabri