Fabrix

Biscotti e biscotti


Il termine piu' inflazionato,usato e abusatonegli ultimi giorni, dai mezzi di informazione sportiva e non solo, e' biscotto. No, non mi sto riferrendo ai frollini che ogni mattina inzuppiamo soavemente nel caffelatte',bensi alla presumibile o possibile combine del risultatodella partita che vede opposte Olanda e Romaniae che sbatterebbe fuori dagli Europei di calcio l'Italia,a prescindere dall'esito della partita di questa sera contro la Francia.Stendiamo un vielo pietoso sui titoli di giornalio lanci dei servizi di rotocalchi televisivi: alcunirecitavano "Italia pronta per un altro biscotto amaro"o "Agli azzurri non piacciono i biscotti olandesi"(come sempre in queste occasioni i giornalistisi sbizzariscono con la fantasia). Beh quello che mi sono chiestoin questi giorni e' perche' si usi proprio il termine biscottoper indicare la combine di un incontro prima della sua disputa.Io che credevo dall' alta della mia ignoranza che chissa'magaribiscotto fosse un vocabolo di origine greca utilizzato anche perindicare un accordo illecito intrapreso a danno di qualcun altro.Macche' niente di tutto cio' (lo confesso: l'etimologia non e' maistato il mio forte). Dalla mia fonte principe, vale a dire Wikipedia,apprendo invece che l'origine di questa locuzione deriva dalmondo dell' ippica, in cui si bara facendo correre cavalli dopatia cui si somministrano sostanze proibite contenute in un biscotto.Gia', provo ad immaginarmi una situazione del genere nel calcio:un losco individuo che avvicina i giocatori negli spogliatoi e fa loro"Ue' ragazzi, tengo un taraluccio che e' un bomba: se lo prendetevi sentirete come l' incredibile Hulk. E poi ho due macine, che inzuppatenel latte, vi fanno correre piu' di Micheal Jonhson. E per finirevi posso anche dare delle gocciole: con quelle dribblate tutti,pure l' arbitro"Fabri