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Robin Tremonti e lo sceriffo Moratti


"Togliere ai petrolieri e banchieriper dare a chi ha bisogno di cibo".Questo e' il motto del Robin Hoodde noi altri, versione 2008: aliasil ministro dell 'economia Giulio Tremontiche sull' orlo di un deliro mentale aggiungeanche che la tassa che prende per l' appuntoil nome di Robin Hood e' una tassa bellissima.Se gli inglesi possono contare sul generoso fuorilegge medievale di Lexley abilissimo nell'uso dell'arco,pronto a rubare i ricchi per dare ai poveri,noi dobbiamo fare affidamento sul Giulietto nazionaleche incuote timore al solo aprir della boccacon la sua erre moscia. Non so voi, ma io conun po' di fantasia provo ad immaginarmila leggenda di Robin Hood trapiantata nell' ambito del governoitaliano: Robin Hood e' per lo appunto Giulio Tremontiche si aggira minaccioso con le sue frecce alias i suoiprovvedimenti, nella foresta di Sherwod, l'Italia.Il suo acerrimo nemico, lo sceriffo della contea Nottingamshirenon puo' non essere che lui, l' uomo piu' rappresentativodei petrolieri italiani, Massimo Moratti, colui il quale nonriconosce anche l' autorita' di sua "altezza" reale, Silvio cuor di leonealias Berlusconi. L' amata di Robin Marion e' ovviamente interpretratadalla Mara Carfagna nei cui confronti nutre un debole pero' anche sua altezza reale.Per il monaco rinnegato Fra Tuck vedrei bene il buon Baget Bozzo.Beh lo confesso: non solo per le mie simpatie calcistiche,ma in questa versione italiana di Robin Hood tengo decisamente per lo sceriffo di Nottingamshire.Fabri