Fabrix

Al ristorante giapponese


"-Ma dai, dove si va oggi a pranzo?In quel posticino dove fa il pesce tanto buono?- Preferisco di no. E poi ci siamo andati l' altra volta.-E quella trattoria dove si mangia tanto e si paga poco?<-Vorrei stare sul leggerino.-E se provassimo il giapponese dove un mio collega dice di essersi trovato bene?-Si puo' fare"Questo e' il prologo dell' avventuria culinaria in cui mi sono imbattutosabato a pranzo. La psiche umana puo' tirare brutti scherzi perche'la frase buttata li' dal collega sul ristorante giapponese accende in tela curiosita' e la voglia di provare le pietanze di una cucina lontana anniluce da quella italiana. Pietanze che magari fino al giorno prima ( e sicuramenteanche il giorno dopo) nn ti sogneresti nemmeno di toccare con un ditoma che per uno strano scherzo del destino in quel giorno le trovi irrestibili.Animato da buoni sentimenti, ma piu' che altro da una fame sta creando una voraginenel tuo stomaco, cosi varchi la fatidica soglia del ristorante giapponese vicino a casa tua.I camerieri ti accolgono subito a bracce aperte avvolgendoti in una specie di kimonoe scegli come posto quello attorno alla cucina in cui hai la possibilita' di vedere all' operalo chef, se cosi si puo' chiamare(da come maneggiava coltelli e utensili varidirei che avesse un passato nella malavita). L' incanto dura ben poco; quando arrivano i menuti chiedi dentro di te cosa possa esserci dietro quelle inquietanti scritte. Stai li' mezz'ora a fissareil menu' nemmeno fosse una pagina della relativita' generale di Einstein. Alla fine stremato dainervi ma soprattutto dalla fame ti butti sul tradizionale "sushi e sashimi" mentre il tuo commensaletenta l' azzardo di quello che sembra un' innocuo risotto di mare. Quando ti arriva la tua pietanzae inizi a renderti conto che davvero ti e' stato portato del pesce crudo e riso bollito, lo assaggiun po' schifato speranzoso che al palato possa risultare davvero buono. Invece no: e' pesce crudoed ha un sapore tale che sebbene tu sia affamato ti blocchi oltre meta' portata.Nel frattempo con lo sguardo vai sullo chef che sta preparando un riso con i frutti di marein cui viene immerso un uovo frittoe mentre ti chiedi chi possa avere ordinato tale ignonimia della cucinaarriva la risposta: si tratta del tuo commensale.Senza nemmeno prendere caffe e digestivo( con quello che ho mangiato che avrei avuto da digerire?)ti dirigi verso casa e inizi a prepararti giusto quel mezzo chilo di spaghetti alla carbonarae memore di Alberto Sordi guardi il tuo piatto di spaghetti e dici"Cucina giapponese?Macche' cucina giapponese!Spaghetto tu mi hai provocato e mo' te magno