Faccia a Faccia

FACCIA A FACCIA CON GLI ABUSI: LA VIOLENZA SULLE DONNE.


GIOVEDI 14 GENNAIO ORE 21.30 NELLA STANZA VIDEO FACCIA A FACCIA DELLA CHAT DI DIGILAND. 
   Un coltello puntato alla gola ti lascia un sapore d'impotenza e senti mani sconosciute toccarti, invadere la tua libertà, il tuo corpo, senti un fiato sul tuo viso, urli, ti dimeni ma il coltello preme sulla gola e la paura, il terrore ti assale...Senti una mano frugarti nella camicia … senti il tessuto cedere sotto la forza... la violenza … vedi quel viso un tempo amico… senti un odore di vigliaccheria, di selvaggio … senti il suo respiro affannoso e agitato come un animale in calore… e senti la tua vita cambiare.Il tuo NOOOOOOOOO resta strozzato in gola ... resta ... muto come la richiesta d'aiuto invocata nel nome di mamma o di papà, papà forse non puoi chiamare… perche è lui adesso quell’animale.Emozioni terribili t'assalgono la paura ti è amica l'unica in quei momenti in cui cerchi disperatamente con gli occhi, una persona dallo sguardo pietoso che ti salvi e ti svegli da quel incubo, mentre il peso di quel corpo impone su di te la sua volontà, mentre quella mano è sul tuo corpo che fruga come il peggiore dei ladri in una Chiesa, come un animale carnivoro in un nido di cuccioli....I tuoi occhi vagano e cerchi di urlare ma la voce ti si strozza in gola e in quei momenti desideri di voler morire sai di non meritarti tutto quello che ti sta capitando, senti che ogni parte di te rifiuta quell’atto che solo con amore e passione vorresti che avvenga.Resti lì in terra come un cencio vecchio. le risate del tuo aguzzino s’imprimono nella memoria, e poi, con un volto truce ti minaccia di non parlare, ti dice che tornerà a trovarti se solo farai menzione dell'accaduto.Resti sola, ti rannicchi, chiudi un attimo gli occhi e senti freddo, un tremito senti salire dalle gambe su per il corpo e le labbra ti si seccano, pensi, cerchi di non pensare e poi guardi quello che ti circonda e vedi solo immondizia vedi solo terrore e i tuoi abiti a brandelli... ti alzi, appoggi le spalle al muro e cerchi di prendere fiato, cerchi di prendere te stessa di rientrare nel mondo, ma, un senso di disgusto ti assale e senti il tuo corpo come coperto da qualcosa che ti da un senso di schifo; corri a lavarti sotto la doccia, sfreghi ogni centimetro della tua pelle ma non c'è sapone o acqua che può levarti quel senso di sporco che senti sulla tua pelle… senti sul tuo corpo e che per assurdo… senti dentro di te.Vittima, vittima di un animale, vittima d’una babele di voci che solo, fino a ieri, in momenti di cronaca ci ricordano che esiste questa guerra silenziosa e atroce.Oggi... oggi le cose stanno cambiando, lo Stato è sceso in campo con leggi più determinate e precise... oggi quella spada di Damocle che incombe sulle donne comincia a sgretolarsi, il coraggio e l'aiuto, assieme a leggi più severe, danno la forza alle vittime di uscire fuori dalla paura delle tapparelle abbassate e dal terrore della suoneria del cellulare.E' un vero atto di violenza e oggi più che mai, con il dilagarsi di questa vigliaccheria, dobbiamo dare più peso al significato delle parole... tra giornali e televisione si sente usare il termine stupro con molta facilità... e sentendola ci si abitua così come ad ogni atrocità, ma il prezzo pagato da queste donne da queste vere e proprie vittime, immolate ad un altare di violenza e vigliaccheria, resta immane.Molto è stato fatto, molto resta da fare.L'ultima indagine dell’Istat relativa alla violenza alle donne ricorda un drammatico dato: sono oltre 14 milioni le donne italiane oggetto di violenza fisica, sessuale, psicologica nel corso della vita, di queste vittime il 53% non parleranno MAI!Scritto da: zizzola1 e il.corsaro.nero