il bosco fatato

Come ho già esposto in un post precedente, non servono particolari invocazioni o riti magico-esoterici per entrare nel mondo invisibile o per ingraziarsi i piccoli amici, bisogna far cantare il nostro animo, come di seguito vi dirò.

 Il clima che si respira nel bosco e nel villaggio degli gnomi, come l'ambiente che circonda misticamente i luoghi frequentati dalle fate, nelle loro innumerevoli famiglie e tipologie, sono brillanti,caldi,morbidi,sinuosi,vibranti di passione e soprattutto accesi di luci scintillanti,variopinte cangianti e molto profumati...questo è il segreto per accedere aprendo la giusta porta del mondo incantato.

Giusta porta, poichè ne esiste anche una errata...ma questo è un altro tema che tratteremo in seguito.

Capito il segreto?forse no, colpa mia, sarò più chiaro anzi esplicativo:

dobbiamo trasportare il nostro io, nella sua interezza globale, verso il misticismo...poi...esser brillanti...caldi,morbidi con il prossimo e noi stessi...sinuosi e vibranti della passione di sapere e voler conoscere...accendere ilnostro spirito di brillanti luci...variandolesempre dentro ilnostro pensiero...ed annusare i profumi che dopo tale sublimazione cominceranno ad apparire fumosi e respirare l'incanto che penetra nelle narici...

Una danza trascinante e coinvolgente, stordisce la coscienza,ci travolge come il vento ed eccoci ad aprire nuovi occhi...il tuo sogno si è avverato...dove sei te lì è la tua dimora, l'amore, la pace il regno della gioia invisibile del per sempre insieme con noi...in cui si avverano i desideri che si materializzano grazie a quei teneri e strabilianti amici del popolo incantevole.

Odi danzar sui ruscelli, di librar soavi libellule, come fate sorridenti ci trasportarono in viaggio ove finia la paura ad inziar lo vero viver...et insieme sempiterni ci amammo( invenzione dell'autore improvvisata adesso)

Oggi ricorre il compleanno di mio padre, scomparso ormai da 24 anni, stamane ho pregato dentro di me per lui e lui si è manifestato tramite i miei piccoli amici nel modo in cui vi racconterò brevemente...

Nel pomeriggio odierno, volendo fare due passi nel mio bosco, cogliere qualche ramoscello carino e raccattar legna secca, mi sono incamminato per il solito viottolo nella cava di caolino dietro casa.

Sole bellissimo accecante, tiepido il clima, pace e silenzio intorno a me, pensando con gioia ad infilarmi nel bosco umido e misterioso acceleravo il passo...improvvisamente ho sentito subito vicino al tacco dello stivale sinistro un colpo, secco, enorme come una esplosione interna del suolo...ed un rumore di pietre sul costone di roccia che sovrasta il sentiero dove stavo camminando...una piccola pietra rotola giù dal bordo del costone...lanciata!! e da chi? e cosa era quel botto vicinissimo al mio piede...guardo preoccupato ed un poco smarrito in alto e cammino avanti ed indietro, e vedo che sul sentiero, pulito perchè ci passano anche mezzi agricoli, una enorme pietra!!! mi avrebbe ucciso se avessi fatto un passo in meno, prendendomi in testa lanciata così violentemente da circa 20 metri...!!!

Mi metto a correre guardando il ciglio del costone , dove il sentiero si slarga guadagno angolazione nella visuale e cosa ti vedo?una bambina, di 12 anni circa, che lanciava pietre da lassù...senza pensare che qualcuno potesse passare...senza pensare proprio!!! con uno strillo richiamo la sua attenzione..."guarda che mi stavi prendendo!!ma sei pazza!!smettila di lanciare sassi!!..." non sapevo come ringraziare il cielo ed i miei amici già da subito apprezzando di averla scampata, che la bimba guardandomi con dolcezza mi dice..."mi scusi..." si alza e scompare dietro i cespugli di ceraso marino, tipici di questi posti..."mi scusi??!!"

Solamente più tardi, tornato a casa, ripensandoci bene,mi son detto che fortuna, vedi quanto poco ci vuole?incredibile inutilità di sentirsi al sicuro,magari voli, aereo,elicottero,paracadutismo, chi si espone in territori ed in lavori a rischio e poi...basta un mi scusi per interrompere in maniera ridicola una vita...a dire il vero mi veniva anche da ridere, perchè quella bimba non sapeva, non pensava,non  ha ancora provato dolore vero, e nella mia mente mi son detto che se mi avesse preso...avrei, morendo, rovinato la sua vita per sempre...

I piccoli amici hanno incarnato oggi l'essenza dell'amore che ho evocato con il pensiero del miobabbo protettivo, oggi era il giorno giusto per espormi a quel rischio, oggi loro mi proteggevano,andavo a trovarli nel bosco ed ho imparato che bisogna impegnarsi con tutte le nostre forze, ogniminuto di tempo che abbiamo, per creare e diffondere amore e felicità...

La gioia, dice qualcuno, è come un fiore, si coglie ogni giorno perchèè cresce intorno a noi...buon compleanno babbo, ti voglio bene e grazie della tua protezione...grazie piccoli amici che materializzate l'impalpabile ed invisibile a chi crede in voi e vi rispetta.

Come caratteristica principale, se accolti e trattati con garbo, i nostri amici invisibili, proteggono e curano le mura domestiche di noi umani.

Ne viene, quindi, che miglior focolare si offre loro, enorme sarà la riconoscenza che renderanno; ma attenzione non promettere quel che sai di non mantenere, si irritano facilmente e son guai,amano la sincerità ed il vero amore.

La meraviglia dei loro poteri è proprio la grande forza di magnetismo nel dirigere ed incanalare i flussi positivi, come benessere, felicità,ottimismo e forza di superare le difficoltà, nel nostro corpo e nel nostro cuore; ottenere il massimo da coloro che li amano, che credono e ripongono speranze nella forza ed aiuto che ci infondono giornalmente.

Non esistono dei miracoli od incantesimi esoterici,  da parte del piccolo popolo, ma esistono le immense risorse di collaborazione mutua tra le fate, gnomi, pixies e folletti, ogniuno con il suo incarico specifico, a costruire per il comune bene e scopo...ovvero raggiungere l'armonia, la perfetta assonanza armonica tra le nostre dimensioni spazio.temporali...per unirsi in un coro unanime di amore, pace e benessere interiore, come solamente si ritrova nel bosco, nei ruscelli, nelle acque limpide immobili, nei petali di fiore, nelle nuvole, nella pioggia, nel muschio, nella terra e nel fuoco  e...in tutte le forme spaziali di realtà sovrapposte ma comunicanti e convergenti in piccole zone di contatto, infinitesimali...come la nostra banale realtà di vita.

Ricevi un bacio bevendo dalla mia stessa coppa...amore mio(anonimo).

C'era una volta...adesso sembra realtà direi...

Dopo le innumerevoli esperienze di vita con i piccoli amici, ospitati amerevolmente nel  territorio boschivo, mi son deciso a comunicare con loro ed a modo loro. Diversamente da come si possa credere, i metodi per interagire con il mondo fatato devono essere dettati dalle fatine dei fiori, deputate alla cure delle piante e del loro effluvio aromatico, dispensatrici dei sogni notturni...

Le invocazioni non sono necessarie, ma i pensieri devono convergere su di essi, sul piccolo popolo incantato, con forza e decisione, facendo cantare la propria anima gioiosa filastrocche ammalianti e ripetitive, tali da indurre all'attenzione fate, elfi,gnomi e divertenti pixies.

Ottenuto l'ascolto richiesto, ci si deve prendere cura dei piccoli amici, promettendo di sistemare le piantine, spolverare le foglie verdi, fare scorta, in loro vece, di scaglie di pigna con cui restaurare i tetti delle casette del villaggio degli gnomi, procurare piccole fascine di arbusti secchi e limare polvere di quarzo per le fatine.

Le promesse vengono sempre mantenute dal piccolo popolo di amici, ne ho la prova, poichè pregandoli di preoccuparsi di alcune problematiche a me care, le stesse si son risolte, con successo, come sorprese dell'albero di natale, come doni magici per rinvigorire la nostra amicizia e la mia fede in loro, per i quali scrivo questo blog...loro non mentono e ricambiano parimenti l'affetto manifestato.

Fidatevi si vive meglio in compagnia del mondo fatato e chissà un giorno...forse...

Durante le mie passegiiate boschive, mi chiedo sempre cosa stiano facendo gli amici gnomi che abitano gli alberi muschiosi del bosco di faggi.

Ieri, intento nella ricerca di piccoli rami secchi da ardere, mi son reso conto di essere osservato...un fruiscio alle mie spalle mi avvertiva della presenza...ormai non più furtiva come i primi anni,  lenta e sorniona, captavo lo sguardo curioso di un elfo, forse per salutarmi o porgere i suoi saluti, attendere il mio riscontro...cosa che non bisogna mai fare, poichè loro ti sfidano nella corsa ed in giochi a nascondino da farti impazzire: facevo finta di nulla ma ridevo dentro di me.

Ha percorso un buon tratto di sentiero in mia compagnia, nascondendosi sotto foglie secche e bagnate dalla pioggia, poi è svanito nei pressi di una enorme radice di larice .

Il mio bosco èveramente fatato, sussurra parole di pace ed amore, brulica di villaggi e comunità di gnomi, elfi e pixies, intervallati nei ruscelli e minuscoli acquitrini dalle fate del bosco, fate delle acque ferme e fatine della luce che danzano così leggiadre e felici tanto da creare una melodia costante ma impercettibile, quella che l'uomo comune chiama melodia del bosco...in realtà è il loro canto udibile a pochi di noi...ed a coloro che meritano di ascoltare regalano sogni e serenità difficili da immaginare nella loro bellezza: un dono imponderabile ed impalpabile.