Qualcuno, tanti, io stessa, parlano di "elaborare il lutto" quando si perde qualcuno che si ama. E io mi chiedo se questo "sentirsi morire dentro" non sia anche vedere morire una parte di sè stessi. Elaborare, superare la morte di uan persona amata che non ci sarà più e in fondo superare, elaborare anche la propria morte.

Ma quante volte sono morta dalla mia nascita fino ad oggi?

1. Sono morta il giorno in cui sono nata perchè passavo da una vita all'altra
2. Sono morta quando sono "diventata una donna", lo ricordo bene il dramma di quel giorno, il passaggio che non accettavo.
3. Sono morta quando mi uccideva l'incomprensione di un mondo adulto e violento.
4. Sono morta quando lascive mani di adulti cercavano il mio corpicino di bimba.
5. Sono morta con le botte di mio padre, le spinte per le scale, il rannicchiarsi in un angolino.
6. Sono morta con la morte della mia migliore amica, Dora
7. Sono morta quando mi hanno assalita con l'inganno per violentarmi.
8. Sono morta quando qualcuno, di cui conoscevo io sola l'esistenza, è morto dentro di me.
9. Sono morta per una fine ingiusta. Per la fine del mio grande Amore.
10. Sono morta per tutti gli abbandoni di amicizie fondate sulla sabbia.

Continuerò a morire fino al giorno della mia morte fisica, e fino ad allora continuerò a nascere ogni volta.

Fino a quel giorno, per ogni affissione di morte, vi sarà un fiocco rosa appeso al mio portone.