«Ascoltatemi, ascoltatemi, mangiate la bellezza»(Is 52,2) Con la leggerezza della speranzaVorrei arrivare al varco con pochi essenziali bagagli, liberato da molti inutili, inerziali pesi e zavorre di cui l'epoca tragica e fatua ci ha sovraccaricato, noi uomini. E vorrei passare questa soglia sostenuto da poche, sostanziali acquisizioni di scienza e di pensiero e dalle immagini irrevocabili per intensità e bellezza che sono rimaste come retaggio. Occorre, credo, una liberazione, una specie di rogo purificatorio del vaniloquio cui ci siamo abbandonati e del quale ci siamo compiaciuti. Il bulbo della speranza che ora è occultato sotto il suolo ingombro di macerie in attesa di fiorirealla prima primavera.Mario Luzi
di cosa ci nutriamo?
«Ascoltatemi, ascoltatemi, mangiate la bellezza»(Is 52,2) Con la leggerezza della speranzaVorrei arrivare al varco con pochi essenziali bagagli, liberato da molti inutili, inerziali pesi e zavorre di cui l'epoca tragica e fatua ci ha sovraccaricato, noi uomini. E vorrei passare questa soglia sostenuto da poche, sostanziali acquisizioni di scienza e di pensiero e dalle immagini irrevocabili per intensità e bellezza che sono rimaste come retaggio. Occorre, credo, una liberazione, una specie di rogo purificatorio del vaniloquio cui ci siamo abbandonati e del quale ci siamo compiaciuti. Il bulbo della speranza che ora è occultato sotto il suolo ingombro di macerie in attesa di fiorirealla prima primavera.Mario Luzi