«La domenica delle Palme, mi fu chiusa in faccia la porta della mia chiesa, come vuole il rito. Ricordandomi del Maestro, che patisce ‘fuori della porta’, invece di picchiare per farmi aprire, sarei andato volentieri a cercarlo ov’egli prepara il domani per costruire la nuova città. Invece tornai a picchiare.Ma domani, che è Pasqua, chi mi tratterrà dal pensare - per quanto sia grossa la pietra del sepolcro e ben sigillata e ben guardata - ch’egli ci attende anche ‘fuori della porta’ affinché la nostra gioia sia completa?Tutto si può capire del cristiano: la nostra fragilità, le nostre infedeltà, i nostri tradimenti: mai però questo ostinarsi a tener su una civiltà da cui il Cristo esce fuori ogni giorno»Don Primo Mazzolari, Pasqua fuori della porta (
stendiamo un velo
pietoso)