FAJR

finché durano


«Finché durano, questa bellezza misteriosa rimane».
Sera. Un fremito da nord-est ferisce la torbidasuperficie della baia, la biancheria di blu colorata e il penetrante pianto di bimbo.Così il ginepro s'aggrappa alla zolla,e la pupilla dilatata palpa una stella. Cosìil fiume riconosce la propria sorgente,così si ritorna. L'inconscio ai sognidisassuefatto quasi. S'appartano le automobili per la tòrta contratoia, neanche un pollice di Gulliver.Il corvo disegna a terra un cauto giro,per l'affanno fioco una lampada sfavilla,e svanisce il contorno d'un passantenella faringe delle pietre. Tutto sanno le città d'Europa sulla morte. La nebbia dei prati pubblici risciacquaun carattere acuminato. Semicerchio, ovale,fèsso contrafforte. Di platino scintillail tesoro del mare. Nel vallone fresco, come nella mano,luccicano i dadi. E un segnalenella penombra approda quasi da un altro universo.Sono le dieci. Gli stanchi occhi e riconoscentisotto le ciglia arrestano il tempo.È il gioco eterno. Il colloquio col proprioriflesso o eco. O più semplicemente detto:quel che si addice chiamare libertà.Tomas VenclovaLe porte colorate dei garagePhoto: Agne Gintalaite