FAJR

Del leggere dal basso


«Resta un'esperienza di incomparabile valore l'aver imparato a vedere dal basso i grandi avvenimenti della storia del mondo, nella prospettiva degli esclusi, dei sospettati, dei maltrattati, dei deboli, degli oppressi e derisi, in breve dei sofferenti. È già tanto se in questo tempo l'amarezza e l'invidia non hanno divorato il cuore, ma anzi guardiamo con occhi nuovi la grandezza e la meschinità, la felicità e l'infelicità, la forza e la debolezza, e la nostra capacità di vedere la grandezza, l'umanità, il diritto e la misericordia è diventata più chiara, più libera, più incorruttibile, e la sofferenza personale è una chiave più idonea, un principio più fecondo della felicità personale nell'accedere al mondo con la riflessione e la pratica. Tutto dipende solo dal non trasformare questa prospettiva dal basso in uno schierarsi con gli eterni scontenti, e invece nel far giustizia e nell'affermare la vita in tutte le sue dimensioni, sulla base di una contentezza maggiore i cui fondamenti non sono nè in alto nè in basso, ma al di là di queste dimensioni».D. Bonhoeffer, Gli Scritti (1928-1944), Queriniana