FAJR

del nostro navigare


Allora, mettiamola così, questa navigazione.La cosa nasce da un invito ad uno di quei giochini a cui si può decidere di partecipare giusto per non dire di no oppure perchè effettivamente ci si crede. Per me si è aggiunto un altro aspetto: avere un nick e un blog non strettamente personale. Declinare l'invito non mi sembrava affatto carino, considerato soprattutto da chi proveniva, perciò l'unica soluzione rimaneva per me la creazione di un nuovo blog.(ma non dimenticate che l'altro resta vivo e vegeto!)Riguardo a questa cosa del blog - in generale - personalmente non mi trovo completamente a mio agio: nel senso che ho bisogno di sapere a chi e perchè sto facendo e dicendo delle cose: un classico diario personale da tenere online non è propriamente cosa che mi attiri.Ho aperto questo spazio perchè non volevo glissare/rifiutare un invito e perchè nei quindici mesi di sudest ho avuto modo di incrociare, trovare, dialogare, "incontrare" un bel po' di persone "interessanti", ma che con me non potevano "interagire" granchè non essendoci uno spazio personale. Va da sè, perciò, che loro diventano i miei potenziali lettori/interlocutori, cosa che mi rende più agevole lo scrivere.A questo punto inserisco una nota, che ho già espresso ad alcuni degli invitati.Per me una casa che non abbia la porta aperta non è casa.Quando per la prima volta ho preso casa per conto mio, la prima cosa che ho fatto è stato duplicare la chiave d'ingresso e consegnarne una copia a ciascuna delle persone che ritenevo amiche. Certa, io, della loro non invadenza; certe, loro, di essere sempre ben-venute/accolte da me.Perciò questo blog, questo piccolo blog senza pretese, aperto da me, non poteva che essere aperto anche a quanti mi hanno fatto compagnia - anche a loro insaputa - in questi mesi.Qui non vi sono regole, se non di reciproco rispetto e decenza. Quello dell'alba è solo un input, nulla più (figurarsi!). Nè vi sono argomenti obbligatori (ci mancherebbe!).La sfida è costruire questo spazio più per gli altri che per se stessi (del resto, ciascuno ha già il suo blog per raccontarsi): una sorta di sosta per la felicità e la leggerezza, seppur mantenendo lo sguardo attento e la mente sveglia mentre ancora tutto l'intorno è immerso nel sonno... (e ci siamo capiti di quale sonno e di quale intorno si tratti!).Uno passa e lascia quel che vuole, ma anche passa e prende quel che vuole, liberamente.Infine, l'annotazione di Macraiser è corretta.Fajr in arabo vuol dire alba, ma purtroppo è un termine che è stato attribuito ad un missile devastante, costruito dagli iraniani negli anni '90.La metafora è chiara, dipende sempre da quale punto di vista guardiamo e affrontiamo le cose.Un fiordaliso in un campo di grano puoi considerarlo un fiore oppure un'erba infestante...Bonhoeffer usa questa immagine in una lettera dedicata all'amicizia intesa come "difesa dell'interiorità dall'invadenza della pretesa massificante del potere politico e come luogo di resistenza contro il regime di possedere l'uomo intero".Per lui "potere politico e regime" era il nazismo dei campi di sterminio, lì dove lui morì.Io ho scelto di leggere gli eventi e i sentimenti partendo dal basso avendo come obiettivo la felicità e la leggerezza per tutti, lasciando e prendendo un fiordaliso.Tutto qui.