FAJR

dell'anno che si chiude


«Nelle fiabe, come si sa, non ci sono strade. Si cammina davanti a sč,la linea č retta all'apparenza. Alla fine quella linea si svelerą un labirinto,un cerchio perfetto, una spirale, una stella - o addirittura un punto immobile dal qualel'anima non partģ mai, mentre il corpo e la mente faticavanonel loro viaggio apparente.Di rado si sa verso dove si vada, o anche solo verso che cosa si vada....La meta cammina dunque al fianco del viaggiatore comel'Arcangelo Raffaele, custode di Tobiolo.O lo attende alle spalle, come il vecchio Tobia.In realtą egli l'ha in sč da sempre e viaggia verso il centro immobile della sua vita:lo speco vicino alla sorgente, la grotta - lą dove infanzia e morte, allacciate,si confidano il loro reciproco segreto.»Cristina CampoGli imperdonabiliAdelphi