FAJR

Mir spastët krastota


(Ha sottomano l'Idiota ? Rilegga il passo, nel I° volume, dove Myškin vede per la prima volta la fotografia di Nastasja, credo in casa di Aglaja: quel volto che esprime infinito orgoglio e infinita innocenza, «bellezza terribile, quasi minacciosa», o qualcosa del genere. (...) Dost[oevskij] chiamava le cose con il loro nome, č forse il solo che l'abbia fatto tra i moderni. E tuttavia ha anche detto, proprio lui: «Mir spastët krastota»: «la bellezza salverŕ la terra». E Solženicyn ha fondato su queste tre parole tutto il suo meraviglioso discorso di Upsala).Cristina CampoLettere a Mita226Adelphia volte le parentesi nascondono perle