FAJR

della primavera e delle api


Un tempo - vabbè, - tanto tempo fa.... quand'ero alle elementari e intorno alla mia scuola non c'erano i palazzoni di oggi, a fine febbraio  la mia maestra Antonia (destino già segnato, il mio!) ci portava fuori in giardino. Giusto un po' più in là dei cancelli, per dei sentierini... e s'era in campagna.Le lezioni si svolgevano in presa diretta con la natura guardando le gemme che gonfiavano giorno dopo giorno e incominciavano così a parlarci della primavera che da lì a poco sarebbe arrivata. Si tornava in aula e (che noia per me) si riempivano i quaderni con quei disegni di fiordipesco e prati verdi.Del tempo d'oggi (lascio perdere il discorso che non ci son più le stagioni di mezzo) mi tocca appuntare altri segni dell'inverno che termina e convincermi (e non voglio) che la primavera non è più la stessa d'allora.Le api se ne sono accorte prima di tutt*: la primavera è cambiata e pure la sua funzione. Perciò hanno scelto di auto-estinguersi. Lasciando il cielo libero del loro volo, (ahimè!) sostituite da questi nuovi insetti.Versione originale in ebraicoversione in francese ed arabola guerra in primavera vista dalle donne