Dicono che il peggio deve ancora arrivare (ne sono certa), qualcuno si chiede se il nostro PdC è "blackmailable"... (sorrido)Provo strane sensazioni mentre leggo, sull'ultimo numero de "L'Europeo" dedicato al muro di Berlino, l'intervista rilasciata nel 1973 da Willy Brandt ad Oriana Fallaci.E mi appunto questo passaggio.**********OF: Ma allora... penso alla sua visita nel ghetto di Varsavia... fino a che punto grava su di lei il senso di colpa della sua generazione?WB: Faccio una differenza tra colpa e responsabilità. Non mi sento colpevole e trovo non sia giusto, né corretto, attribuire quel senso di colpa al mio popolo o alla mia generazione. La colpa va attribuita a un individuo. La responsabilità è diversa. (...) sebbene non sia mai stato un sostenitore di Hitler, non posso escludere me stesso da una certa responsabilità. O corresponsabilità. (...) Bisogna chiederci: perché prese il potere? Non solo perché milioni furono abbastanza stupidi da seguirlo ma perché altri non furono capaci di fermarlo. (...) Nella vita di un popolo, il momento cruciale si verifica quando il popolo lascia che il potere finisca nelle mani di criminali. E anche quando un popolo, avendone l'opportunità, non lo usa per mantenere le condizioni necessarie a un governo responsabile. Perché dopo non si può fare più nulla. Dopo, diventa sempre più difficile cacciare i criminali che hanno preso il potere. Nella mia interpretazione, insomma, la corresponsabilità incomincia prima e finisce dopo. E tale corresponsabilità, sfortunatamente, se la trovano addosso anche i giovani. Non nella misura dei loro padri ma...**********
uomini di stato... già
Dicono che il peggio deve ancora arrivare (ne sono certa), qualcuno si chiede se il nostro PdC è "blackmailable"... (sorrido)Provo strane sensazioni mentre leggo, sull'ultimo numero de "L'Europeo" dedicato al muro di Berlino, l'intervista rilasciata nel 1973 da Willy Brandt ad Oriana Fallaci.E mi appunto questo passaggio.**********OF: Ma allora... penso alla sua visita nel ghetto di Varsavia... fino a che punto grava su di lei il senso di colpa della sua generazione?WB: Faccio una differenza tra colpa e responsabilità. Non mi sento colpevole e trovo non sia giusto, né corretto, attribuire quel senso di colpa al mio popolo o alla mia generazione. La colpa va attribuita a un individuo. La responsabilità è diversa. (...) sebbene non sia mai stato un sostenitore di Hitler, non posso escludere me stesso da una certa responsabilità. O corresponsabilità. (...) Bisogna chiederci: perché prese il potere? Non solo perché milioni furono abbastanza stupidi da seguirlo ma perché altri non furono capaci di fermarlo. (...) Nella vita di un popolo, il momento cruciale si verifica quando il popolo lascia che il potere finisca nelle mani di criminali. E anche quando un popolo, avendone l'opportunità, non lo usa per mantenere le condizioni necessarie a un governo responsabile. Perché dopo non si può fare più nulla. Dopo, diventa sempre più difficile cacciare i criminali che hanno preso il potere. Nella mia interpretazione, insomma, la corresponsabilità incomincia prima e finisce dopo. E tale corresponsabilità, sfortunatamente, se la trovano addosso anche i giovani. Non nella misura dei loro padri ma...**********