FAJR

c'è chi sembra un uomo e chi, di certo, è una donnina


 Sto seguendo i mondiali di Atletica di Berlino e insieme a prestazioni notevoli devo - ahimè - sorbirmi le insulse telecronache di Bragagna con i commenti di Tilli e Mori. Questi ultimi due continuamente a dirci di essere dispiaciuti di non essere in pista, considerati i tempi registrati nelle batterie e semifinali dei 200m e 400h... Il fatto che Tilli abbia 47 anni e Mori 40, mentre in pista ci sono diciasettenni e nessun italiano, è un dettaglio da non prendere neppure in considerazione secondo questa crème de la crème del giornalismo sportivo nostrano. Il fatto che dopo loro due c'è stato e continua ad esserci il vuoto; che nonostante loro due non vi sia stato un ricambio... è argomento troppo faticoso da trattare.Poi c'è Panetta, imbarazzato perché il marocchino dei 3000 siepi, risultato positivo al controllo anti-doping, si allena in Italia. Si dice, insieme agli altri, dispiaciuto e deluso, ma, per non tradire l'arte dello scaricabarile tipicamente italiana, si affretta ad aggiungere che il Marocco non è nuovo a questi episodi... come a dire, noi gli abbiamo dato una possibilità, ma è stata la sua federazione ad imbottirlo di porcherie... già.Poi c'è la donnina di Modena che pensava di salire sul podio degli 800m senza averne le qualità (qualcuno deve averglierlo fatto credere, pirì). Patetico il suo commento all'arrivo: "Non pensavo le altre avrebbero fatto questi tempi!"Sì, magari, chi ha vinto sembra un uomo (ed ora deve affrontare umiliazioni e sospetti che non so quanto possano far bene ad una diciottenne), ma l'italiana è solo una smorfiosetta dal doppio cognome.Infine, desolante veder passare le immagini di Berruti (Olimpiadi di Roma 1960 = 49 anni fa = preistoria) e di Mennea (Olimpiadi di Mosca 1980 = 29 anni fa = medioevo)... e sentire il povero Monetti, a cui non è consentito concludere una frase, ricordare alla partenza dei 100h femminili la nostra Ondina Valla...Ma a noi Italiani, si sa, piace museizzare!