Il 25 marzo 1970 e’ una data che segna un punto di non ritorno nella storia della comunicazione italiana: in quel giorno intorno alle 19.00 circa, per la prima volta, il segnale radiofonico di “Radio Libera Partinico” rompe il monopolio di stato sulle trasmissioni via etere con un forte messaggio di denuncia del potere mafioso e clientelare che aveva attinto a piene mani dai soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belice dopo il terremoto del 1968. Quel segnale apre le porte ad una nuova stagione dei media, fiorita nell’arco degli anni ‘70 con decine di radio e televisioni “libere”, nate in una zona grigia del diritto e successivamente riconosciute anche dalla Corte Costituzionale come una legittima declinazione di quel diritto all’espressione “con ogni mezzo di diffusione” sancito dall’articolo 21 della nostra Costiuzione.
radio libera partinico - reset radio - art. 21
Il 25 marzo 1970 e’ una data che segna un punto di non ritorno nella storia della comunicazione italiana: in quel giorno intorno alle 19.00 circa, per la prima volta, il segnale radiofonico di “Radio Libera Partinico” rompe il monopolio di stato sulle trasmissioni via etere con un forte messaggio di denuncia del potere mafioso e clientelare che aveva attinto a piene mani dai soldi destinati alla ricostruzione della valle del Belice dopo il terremoto del 1968. Quel segnale apre le porte ad una nuova stagione dei media, fiorita nell’arco degli anni ‘70 con decine di radio e televisioni “libere”, nate in una zona grigia del diritto e successivamente riconosciute anche dalla Corte Costituzionale come una legittima declinazione di quel diritto all’espressione “con ogni mezzo di diffusione” sancito dall’articolo 21 della nostra Costiuzione.