Le origini del fiordaliso sono antichissime, alcuni fossili di questo fiore risalgono al neolitico. E’ soprannominato “erba degli incantesimi”.
Una leggenda racconta che la dea Flora, avendo ritrovato morto in un campo pieno di fiordalisi il corpo dell’amato Cyanus, volle chiamare quei fiori proprio con il suo nome. Il nome scientifico è, infatti, Centaurea cyanus. Centaurea deriva dal nome del centauro Chirone che, ferito al piede da una freccia avvelenata, si curò con il succo del fiore.
In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.
« io mi cerco sempre un pa... | صوت &#... » |
Da giorni, nei media come nelle dichiarazioni delle varie autorità politiche ed ecclesiastiche, imperversa l'uso di un aggettivo, sistematicamente applicato alle ondate migratorie e alle situazioni di vita disperate, per miriadi di persone, prodotte dai sommovimenti in corso in Nordafrica e nel Medio Oriente.
L'aggettivo è: "umanitario".
(click photo)
Nella lingua italiana, questa parola ha un significato univoco e si applica a chi "pensa e opera secondo principi di generosità, comprensione, carità, amore verso il prossimo e simili, prefiggendosi come scopo il miglioramento costante delle condizioni morali e materiali dell'uomo" (così lo Zingarelli).
Oltre che alle persone, l'aggettivo si può applicare anche a opere, scopi, ideali, principi. Un suo sinonimo è "filantropico".
Ma se questo è il significato di "umanitario", e non ce ne sono altri, allora come si può appiccicare tale aggettivo ai disastri e alle catastrofi di cui tutti parlano in questi giorni?
"Disastro umanitario" è una formula contraddittoria in sé. Caso mai si dica: "disastro umano". Al quale far fronte con "iniziative umanitarie".
Anche la lingua italiana chiede di essere trattata bene.
(S. Magister, espressonline.it)
... da leggere anche ciò che c'è prima della noticina, (ahimè):
La Libia vacilla. Ma intanto il Libano è già perduto.
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