Post n°56 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da falco4949
Il vecchio stolto e la montagna In tempi remoti, nella Cina settentrionale viveva un vecchio che si chiamava: Yu Kung dei Monti del Nord. La sua casa dava a sud, su due grandi montagne: Taihangscian e Wangwuscian, che ne sbarravano gli accessi. Yu Kung decise di spianare queste montagne, insieme coi figli, servendosi di zappe. Un altro vecchio, che si chiamava Gi So, quando li vide scoppiò in una risata e disse: "Lavorate per niente: non è possibile che riusciate a spianare due montagne così grandi." Yu Kung gli rispose: "Io morrò, ma resteranno i miei figli; morranno i miei figli, ma resteranno i nipoti, e così le generazioni si seguiranno le une alle altre incessantemente. Le montagne sono alte, ma non possono diventare ancora più alte, quanto più lavoreremo, tanto più esse diminuiranno; perché non potremmo spianarle?" Smentita con queste parole la conclusione errata cui era giunto Gi So, senza esitare un istante Yu Kung cominciò a scavare giorno per giorno le montagne. Ciò impietosì il Cielo, il quale inviò sulla terra due angeli, che portarono via le montagne. VISTO! LA FORZA DELLA VOLONTA' PUO' TUTTO E ANCHE SE LE NOSTRE POTENZIALITA' SONO INSUFFICIENTI PRIMA O POI INTERVERRA' QUALCOSA A PORTARE A COMPIMENTO LA NOSTRA MISSIONE. VUOI CONTROLLARE LA TUA FORZA DI VOLONTA'? CLICCA SUL LINK QUI SOTTO. |
OGGI VI PROPONGO QUALCOSA DI PIACEVOLE. GIRONZOLANDO NEL WEB HO TROVATO QUESTA RICETTA CHE HO PROVATO E VI GARANTISCO CHE E' OTTIMA. PROVATELA ANCHE VOI E VEDRETE.
P.S. NON MANGIATENE MOLTO ALTRIMENTI ARRIVANO I MAL DI PANCIA. |
Post n°52 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da falco4949
Schopenhauer, ci presenta la vita come un sogno ingannevole aldila' del quale esiste il mondo vero e sul quale l'uomo, che e' animale metafisico, si interroga, proporzionalmente alla propria intelligenza. Schopenhauer parte dal presupposto che l'uomo non e' soltanto conoscenza e rappresentazione ma anche corpo. Quindi l'uomo si vive anche dal di dentro godendo e soffrendo. Schopenhauer afferma dunque che il noumeno è dentro l'uomo e rappresenta la volonta' di vivere. Il mondo fenomenico non e' altro che la volonta' di vivere che si manifesta nella rappresentazione spazio - temporale. Per analogia la volonta' di vivere non e' solo nell'uomo ma pervade l'intero universo. Schopenhauer da' alla volonta' di vivere gli stessi attributi che la tradizione assegnava a Dio. Essa e' impulso ed energia, e' indistruttibile, unica indistruttibile ed eterna (perche' e' al di fuori dello spazio e del tempo che sono solo sue manifestazioni), incausata e soprattutto senza uno scopo (con questa affermazione Schopenhauer critica gli uomini che per cercare uno scopo nella loro vita postulano l'esistenza di un Dio). La volonta' si manifesta attraverso due fasi successive: prima la volonta' si oggettiva nelle idee (prototipi delle cose del mondo), poi si oggettiva nei vari individui e nel mondo (l'uomo e il mondo non e' altro che una copia delle idee nella rappresentazione spazio – tempo). Schopenhauer, inoltre, ipotizza vari gradi nella realta' naturale: il primo gradino e' quello delle piante, poi troviamo gli animali ed in cima l'uomo, nella quale la volonta' diviene completamente consapevole. |
QUANTE VOLTE NEL CORSO DEL NOSTRO PERCORSO DI VITA DOBBIAMO ANNOVERARE TRA LE NOSTRE ESPERIENZE LE DELUSIONI IN CUI INCAPPIAMO? INEVITABILMENTE PRENDE CORPO LA SENSAZIONE CHE OGNI SENSO SIA PERDUTO E CHE TANTO VALE VIVERE LA VITA COME UNA COSA SENZA SENSO, INNESCANDO IN NOI, SENZA ACCORGERCENE, LA CULTURA PER IL DISPREZZO DI TUTTE LE COSE. E’ LA CONDUZIONE AD UN’ASSENZA DI IDEALI CHE CI INDUCE A PENSARE CHE TUTTO E’ POSSIBILE, SENZA LIMITI MORALI E SOCIALI. FORTE E’ IN NOI L’ATTRAZIONE DEL GODIMENTO DI TUTTO CIO’ CHE I TEMPI ATTUALI CI FANNO SCORRERE DAVANTI AGLI OCCHI COME FOSSERO SOTTOTITOLI DI UN PROGRAMMA TELEVISIVO. INDUBBIAMENTE TANTI SONO I MIGLIORAMENTI RISPETTO AD UN PASSATO NON MOLTO LONTANO, DALLE CONDIZIONI DI VITA ALLA CONSIDERAZIONE SOCIALE, DALLA LIBERTA’ DI PENSIERO ALL’ESPRESSIONE DELLO STESSO. CONTEMPORANEAMENTE, PERO’, I VALORI MORALI CUI ABBIAMO SEMPRE FATTO RIFERIMENTO E CI HANNO GUIDATO NELLE NOSTRE SCELTE, SONO STATI UN PO MESSI DA PARTE. NON E’ MIA INTENZIONE FARE IL MORALISTA, POICHE’ ANCHE IO, A VOLTE, SONO PREDA DI QUESTE ATTRAZIONI. LA MIA E’ PIUTTOSTO UNA CONSIDERAZIONE CHE MI SOVVIENE QUANDO, QUALCHE VOLTA, MI SOFFERMO A RIFLETTERE ED A CHIEDERMI QUALE POSSA ESSERE IL SENSO DELLA VITA. QUALCUNO DIRA’ CHE LA VITA NON HA ALCUN SENSO PERCHE’ SIAMO NOI A DARGLIELO ATTRAVERSO LE NOSTRE SCELTE MA SINCERAMENTE NON RIESCO A FARE MIA QUESTA CONSIDERAZIONE. |
Post n°48 pubblicato il 16 Agosto 2009 da falco4949
MI E’ SEMPRE PIACIUTO ANDAR PER FUNGHI ED I PRIMI TEMPORALI ALLA FINE DELL’ESTATE SONO LE SENTINELLE DELL’INIZIO DELLA STAGIONE. FORSE PER QUESTO LA PIOGGIA IN ME NON METTE MALINCONIA. PORTA SI CON SE IL SUO GRIGIORE MA POI MI RIPAGHERA’ CON MOMENTI DI SVAGO E SODDISFAZIONE. HO TRASCORSO ORE PIACEVOLI NEI BOSCHI E IN GIORNATE NEBBIOSE SEMBRAVA MUOVERSI IN UN MONDO IRREALE. LA CALMA, IL SILENZIO, LA NATURA CIRCOSTANTE, I "FUNGHI CHE SPUNTAVANO COME FUNGHI" TI RIPAGAVANO ANCHE DELL’INEVITABILE CONSEGUENTE "INFRADICIMENTO"(licenza poetica). |
POCHE VOLTE L’HO DEGNATA DI UNO SGUARDO, ANCHE SUPERFICIALE, CHE RISERVAVO ALLE ALTRE PIANTE CHE MEGLIO SEMBRAVA VINCESSERO LA BATTAGLIA PER FARSI NOTARE. RELEGATA IN UN ANGOLO, FUORI DALLA PORTATA DELLE MIE GAMBE PERCHE’ PASSANDO NON MI PUNGESSI SU QUELLE ACUMINATE, VENDICATIVE, FASTIDIOSE E DOLOROSE SPINE. ERA COSI’ SCARSAMENTE CONSIDERATA CHE AL PRIMO DISPETTO AVREBBE PRESO LA STRADA DELLA SPAZZATURA. QUELLO CHE AVEVA DENTRO NON SI VEDEVA. ED UN BEL MATTINO ME LO HA MOSTRATO IN TUTTO IL SUO SPLENDORE, CON DOLCEZZA, SUSCITANDO LA MIA MERAVIGLIA. NON SI E’ MOSSA DA QUELL’ANGOLO, NON HA DATO PESO AL MIO DISPREZZO PERCHE’ LEI E’ COSI’, IN BARBA A QUELLE CHE POSSONO ESSERE LE APPARENZE. GIORNI FA SONO INCAPPATO IN UN AFORISMO CUI AVEVO DATO POCA IMPORTANZA:” PRIMA DI GIUDICARE UN UOMO CAMMINA PER TRE LUNE NELLE SUE SCARPE”. QUESTA MATTINA IO HO VISTO LA NATURA CHE, IMPERSONIFICANDOSI NELLA PIANTA, MI HA RIVELATO PIENAMENTE IL SENSO DI QUELLE SAGGE PAROLE.
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NEL BUIO DELLA NOTTE MI GIRO E MI RIGIRO |
Vado punto e a capo così |
Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta si innamorarono perdutamente e da quel momento cominciarono a vivere un grande amore...
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NATURA MERAVIGLIOSA
TESTO DI: SEI DENTRO DI ME
Sei parte di me
Col tempo somiglio a te
E non ti scordo mai
Se sole ne hai li dove sei
So che ti scalda di piu’
Di come ricorderai
Ma tu sei vicino vicino nell’anima
Dammi forza e carattere
Quello che tu non hai fatto
Chi sarei senza di te
Tu non lo sai che vivo bene
Che rido e che parlo con te e come te
Ma tu non smettere mai e io sapro’ che sei
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Guardami e resta con me
Vorrei che fossi qui nel mio futuro che vuoi
Se faccio come sei tu
Ma no, non te ne vai
Parla con me resta e spiegami tu
E dimmi come si fa
A ricominciare senza distruggere
A dare invece di prendere
Come il sole che vedi
Guardami e resta con me
Tu non lo sai che vivo bene
Che rido e che parlo con te e come te
Ma non dimentico mai non lo faresti tu
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Che sarei senza di te
Dove il dolore non fa piu’ rumore
Guardami e non farmi sbagliare
Rinasci ancora in queste parole
Che sarei senza di te
Sei parte di me
Col tempo somiglio a te
AD UNA PERSONA CARA
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
UNA POESIA DI NERUDA
LENTAMENTE MUORE CHI DIVENTA SCHIAVO DELL'ABITUDINE,
RIPETENDO OGNI GIORNO GLI STESSI PERCORSI,
CHI NON CAMBIA MARCIA, CHI NON RISCHIA E CAMBIA COLORE DEI VESTITI,
CHI NON PARLA E CHI NON CONOSCE.
MUORE LENTAMENTE CHI EVITA UNA PASSIONE,
CHI PREFERISCE IL NERO SUL BIANCO E I PUNTINI SULLE "I"
PIUTTOSTO CHE UN INSIEME DI EMOZIONI, PROPRIO QUELLE
CHE FANNO BRILLARE GLI OCCHI, QUELLE CHE FANNO
DI UNO SBADIGLIO UN SORRISO, QUELLE CHE FANNO BATTERE IL CUORE
DAVANTI ALL'ERRORE ED AI SENTIMENTI.
LENTAMENTE MUORE CHI NON CAPOVOLGE IL TAVOLO,
CHI E' INFELICE SUL LAVORO, CHI NON RISCHIA LA CERTEZZA
PER L'INCERTEZZA PER INSEGUIRE UN SOGNO,
CHI NON SI PERMETTE ALMENTO UNA VOLTA NELLA VITA
DI FUGGITRE AI CONSIGLI SENSATI.
LENTAMENTE MUORE CHI NON VIAGGIA, CHI NON LEGGE, CHI NON ASCOLTA MUSICA,
CHI NON TROVA GRAZIA IN SE STESSO. LENTAMENTE MUORE CHI DISTRUGGE L'AMORE PROPRIO, CHI NON SI LASCIA AIUTARE;
CHI PASSA I GIORNI A LAMENTARSI DELLA PROPRIA SFORTUNA O
DELLA PIOGGIA INCESSANTE. LENTAMENTE MUORE
CHI ABBANDONA UN PROGETTO PRIMA DI INIZIARLO,
CHI NON FA DOMANDE SUGLI ARGOMENTI CHE NON CONOSCE,
CHI NON RISPONDE QUANDO GLI CHIEDONO QUALCOSA CHE CONOSCE.
EVITIAMO LA MORTE A PICCOLE DOSI,
RICORDANDO SEMPRE CHE ESSERE VIVO RICHIEDE UNO SFORZO
DI GRAN LUNGA MAGGIORE DEL SEMPLICE FATTO DI RESPIRARE.
SOLTANTO L'ARDENTE PAZIENZA PORTERA' AL RAGGIUNGIMENTO
DI UNA SPLENDENTE FELICITA'.
CONSTATAZIONI
Ti voglio bene non solo per
quello che sei, ma per
quello che sono io quando
sto con te. Ti voglio bene
non solo per quello che hai
fatto di te stessa, ma per
ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai
fatto più di quanto abbia
fatto qualsiasi fede per
rendermi migliore,
e più di quanto abbia
fatto qualsiasi destino per
rendermi felice.
L'hai fatto senza un tocco,
senza una parola, senza
un cenno.
L'hai fatto essendo te stessa.
Forse, dopo tutto, questo
vuol dire essere un' amica.
DISCESA
FRAINTENDIMENTI
Si era in Agosto, un povero Dalla tendina del confessionale Una donna che vide l'uccelletto Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli I maschi un po' stupiti a tal parole Tornate indietro e statemi a sentire, Ma mentre andavan fuori gridò Ubbidienti in quello stesso istante "Per tutti i santi" gridò il prete Ben celata in un angolo appartato
uccelletto ferito dallo sparo
di un moschetto andò per
riparare l'ala offesa, sul
balcone aperto d'una chiesa.
il parroco intravide l'animale
ma pressato dal ministero urgente
rimase intento a confessar la gente.
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
pio pio, pio pio, pio pio.
e il parroco, seccato, urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!"
lenti si accinsero ad alzar le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi" disse "mi sono espresso male!
solo chi ha preso l'uccello deve
uscire!" A testa bassa e la corona
in mano, le donne tutte usciron
pian piano.
il prete: "Ma dove andate,
stolte che voi siete! Restate qui,
che ognuno ascolti e sieda, io mi
rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
"Sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!"
una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo ? Se n'è accorto!"
RIFLESSIONI
E poi Di colpo eccomi qua,
Sarei arrivato io,
In vetta al sogno mio,
Com'è lontano ieri….
E poi, Più in alto e ancora su,
Fino a sfiorare Dio,
E gli domando io :
" Signore, perché mi
Trovo qui, Se non
Conosco amore ?! "
Sboccia un fiore malgrado
Nessuno lo annaffierà,
Mentre l'aquila fiera, in
Segreto a morire andrà,
Il poeta si strugge al
Ricordo di una poesia,
Questo tempo affamato
Consuma la mia allegria ….
Canto e piango pensando
Che un uomo si butta via,
Che un drogato è soltanto
Un malato di nostalgia,
Che una madre si arrende
Ed un bambino non nascerà,
Che potremmo restare
Abbracciati all'eternità….
E poi, Ti ritrovo qui,
Puntuale al posto tuo,
Tu spettatore, vuoi, davvero,
Ch'io viva il sogno
Che non osi dire te ?!
Questa vita ti sfugge
E tu non la fermerai…
Se qualcuno sorride,
Tu non tradirlo mai…
La speranza è una
Musica antica,
Un motivo in più,
Canterai e piangerai
Insieme a me,
Dimmi lo vuoi tu ?
Sveleremo al nemico
Quel poco di lealtà,
Insegneremo il perdono
A chi dimenticare non sa,
La paura che senti è
La stessa che provo io,
Canterai e piangerai
Insieme a me,
Fratello mio!!!
Più su, più su, più su,
Ed io mi calerò nel
Ruolo che è ormai mio,
Finche ci crederò,
Finche ce la farò…
…Più su, più su …
Fino a sposare il blu,
Fino a sentire che,
Ormai sei parte di me…
Più su, più su, più su
L'ORA IN ESTATE
LA VITA E' ADESSO DI CLAUDIO BAGLIONI
La vita e' adesso
nel vecchio albergo
della terra e ognuno
in una stanza e in una
storia di mattini piu'
leggeri e cieli smarginati
di speranza e di silenzi
da ascoltare e ti
sorprenderai a cantare
ma non sai perche' la vita
è adesso nei pomeriggi
appena freschi
che ti viene sonno
e le campane girano le
nuvole e piove sui capelli
e sopra i tavolini dei caffe'
all'aperto e ti domandi
certo chi sei tu,
sei tu, sei tu, sei tu
sei tu che spingi avanti
il cuore ed il lavoro duro
di essere uomo e non
sapere cosa sarà il futuro
sei tu nel tempo che ci
fa più grandi e soli in
mezzo al mondo con
l'ansia di cercare insieme
un bene più profondo
e un altro che ti dia respiro
e che si curvi verso te
con un'attesa di volersi
di più senza capir cos'è
e tu che mi ricambi gli occhi
in questo istante immenso
sopra il rumore della gente
dimmi se questo ha un
senso la vita e' adesso
nell'aria tenera di un
dopocena e musi di bambini
contro i vetri e prati che
si lisciano come gattini
e stelle che si appicciano
ai lampioni milioni
mentre ti chiederai
dove sei tu
sei tu, sei tu, sei tu
sei tu che porterai il tuo
amore per cento e
mille strade perche' non
c'è mai fine al viaggio
anche se un sogno cade
sei tu che hai un vento
nuovo tra le braccia
mentre mi vieni incontro
e imparerai che per morire
ti basterà un tramonto
in una gioia che fa male
di più della malinconia
ed in qualunque sera ti
troverai non ti buttare via
e non lasciare andare un
giorno per ritrovar te stesso
figlio di un cielo così bello
perche' la vita è adesso