Innanzitutto Auguri e un grazie a tutti i papà La festa del papà per molti paesi di tradizione cattolica coincide con i festeggiamenti di San Giuseppe papà putativo di Gesù inserita nel calendario romano da papa Sisto IV intorno al 1479, il 19 marzo secondo la tradizione cattolica è la data in cui San Giuseppe morì. Fino al 1977 il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra San Giuseppe in Italia era un giorno festivo anche agli effetti civili, ma ciò venne eliminato con la legge n. 54 del 5 marzo 1977.In Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, questo giorno invece è ancora festivo agli effetti civili. In Germania la festa del papà invece coincide con il giorno dell’Ascensione, quaranta giorni dopo la Pasqua ed è chiamata giorno degli uomini intesi come maschi. Una delle tradizioni più diffuse in molte città tedesche è quella di formare gruppi di uomini (maschi) che spingono un carretto pieno di bevande alcoliche che consumano per tutto il pomeriggio. Non tutti festeggiano il papà il 19 marzo anzi la maggior parte dei paesi festeggia la terza domenica di giugno. Si fa risalire l’idea della sua istituzione a una donna, Sonora Smart Dodd. Lo spunto per la festa del papà le sarebbe venuto nel lontano 1909 mentre assisteva ad un sermone in occasione della festa della mamma. La prima festa del papà fu celebrata negli Stati Uniti il 19 giugno 1910 proprio nel mese di nascita del padre di Sonora Dodd, che aveva cresciuto sei figli dopo la morte di parto della moglie. ll dolce tipico della festa in Italia varia da regione a regione ma per lo più a base di creme e marmellate, con impasto simile a quelle dei bignè Esemplare è il dolce napoletano, la zeppola di San Giuseppe (Secondo la tradizione, infatti, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia) Nell'Italia del nord, invece, il dolce tipico della festività è la raviola (piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta). Infine, in alcune regioni del centro Italia sono diffusi dei dolcetti fritti, a base di riso cotto nel latte a cui si aggiungono vin santo, uva passa o canditi .
19 marzo -Festa del papà-
Innanzitutto Auguri e un grazie a tutti i papà La festa del papà per molti paesi di tradizione cattolica coincide con i festeggiamenti di San Giuseppe papà putativo di Gesù inserita nel calendario romano da papa Sisto IV intorno al 1479, il 19 marzo secondo la tradizione cattolica è la data in cui San Giuseppe morì. Fino al 1977 il giorno in cui la Chiesa cattolica celebra San Giuseppe in Italia era un giorno festivo anche agli effetti civili, ma ciò venne eliminato con la legge n. 54 del 5 marzo 1977.In Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, questo giorno invece è ancora festivo agli effetti civili. In Germania la festa del papà invece coincide con il giorno dell’Ascensione, quaranta giorni dopo la Pasqua ed è chiamata giorno degli uomini intesi come maschi. Una delle tradizioni più diffuse in molte città tedesche è quella di formare gruppi di uomini (maschi) che spingono un carretto pieno di bevande alcoliche che consumano per tutto il pomeriggio. Non tutti festeggiano il papà il 19 marzo anzi la maggior parte dei paesi festeggia la terza domenica di giugno. Si fa risalire l’idea della sua istituzione a una donna, Sonora Smart Dodd. Lo spunto per la festa del papà le sarebbe venuto nel lontano 1909 mentre assisteva ad un sermone in occasione della festa della mamma. La prima festa del papà fu celebrata negli Stati Uniti il 19 giugno 1910 proprio nel mese di nascita del padre di Sonora Dodd, che aveva cresciuto sei figli dopo la morte di parto della moglie. ll dolce tipico della festa in Italia varia da regione a regione ma per lo più a base di creme e marmellate, con impasto simile a quelle dei bignè Esemplare è il dolce napoletano, la zeppola di San Giuseppe (Secondo la tradizione, infatti, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia) Nell'Italia del nord, invece, il dolce tipico della festività è la raviola (piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta). Infine, in alcune regioni del centro Italia sono diffusi dei dolcetti fritti, a base di riso cotto nel latte a cui si aggiungono vin santo, uva passa o canditi .