Gryllo73

Litfiba , le origini


Di ritorno dal soggiorno di tendenza a Londra, un ventisettenne chitarrista ledzeppeliniano pettinato alla moda punk  nel 1979 era l'unico punk di Firenze come dirà lo stesso Renzulli, nato ad Avellino. Federico Renzulli, inizia, a Firenze, la vita da rocker d'altri tempi senza nemmeno la speranza che poteva dare la allora capitale del rock mondiale insieme a New York. "A Firenze c'era la morte" ripeterà Renzulli nelle interviste, riferendosi all'assenza di stimoli musicali, di locali, di luoghi di ritrovo, di new waver, ma, grazie a questa assenza in quello stesso anno si era formato, un gruppo dall'altissimo grado di poeticità, e canzoni rock con testi in italiano quando imperava la moda di cantare in inglese.  Potenti  immagini, eleganti, evocativi e di rara bravura. Il gruppo era quello dei Diaframma, guidati da Federico Fiumani.
In questa situazione  per Firenze girò  voce che un certo Federico, il fiumani, stava cercando un bassista: veniva dalla provincia di Grosseto un ragazzo classe 1960, Gianni Maroccolo: pensava che, rispondendo all'annuncio si trovasse di fronte Federico Fiumani, che qualche popolarità, nell'ambiente universitario giovanile di Firenze, l'aveva: invece ebbe a che fare con uno sconosciuto Federico Renzulli. "Località Italia Firenze via dei Bardi" nascevano così i Litfiba: Federico Renzulli alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria. Primo pezzo strumentale: "A Satana". Strumentale perché mancava un cantante; ci pensò Aiazzi che prelevò dal liceo un fiorentino classe '62: Pietro Pelù. Si presentò nella cantina di via de' Bardi, l'abitazione di Renzulli presa in affitto da un conte... Testo a satana Sangue scuro che avanza dalla parte scura Il fronte dei cadaveri Divora ogni cosa vivente E Satana padrone E' a capo del suo carro di teste umane Folle delirante generale Del suo esercito di scarafaggi nucleari La torcia di Palak