Gryllo73

Canto d’autunno


 Presto c’immergeremo nelle fredde tenebre;addio, vivida luce di estati troppo corte!Sento già cadere con un battito funebrela legna che rintrona sul selciato delle corti.Tutto l’inverno in me s’appresta a rientrare;ira, odio, brividi, orrore duro e forzatolavoro e, come il sole nel suo inferno polareil cuore non sarà più che un blocco rosso e ghiacciato.
Rabbrividendo ascolto ogni ceppo che crolla;non ha echi più sordi l’alzarsi di un patibolo.Il mio spirito è simile alla torre che barcollaai colpi dell’ariete instancabile e massiccio.Mi pare, così cullato da questo tonfo monotono,che una bara qui accanto si stia inchiodando d’urgenza.Per chi? – E’ autunno: soltanto ieri era estate!
Questo suono misterioso sa di partenza.IIMi piace dei tuoi lunghi occhi la luce verdastra,dolce beltà, ma oggi tutto per me è amaro,e niente, nè il tuo amore, nè il fuoco, nè il tuo boudoirmi compensa del sole che fiammeggia sul mare.Ma tu, tenero cuore, amami ugualmente!Sii madre anche a un ingrato, anche a un perfido;sorella o amante, sii la dolcezza effimeradi un autunno glorioso o d’un sole un tramonto.Compito breve! La tomba aspetta: è avida!Ah! lasciami, la fronte sulle tue ginocchia, gustare,rimpiangendo l’estate bianca e torrida,il giallo, dolce, ultimo raggio autunnale!C. BAUDELAIRE