la donna

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Sono dentro.Ci sono. Ci sono locali da allargare. Ci sono stanze da chiudere. Adattare gli spazi agli usi del vivere contemporaneo, alle mutate esigenze della quotidianità. Catturare le visuali, i punti di vista privilegiati, la luce naturale, gli spicchi di cielo. Occultare il brutto, il marcio, il desueto, gli aspetti meramente funzionali. Mutuare percorsi, affacci, prospettive. Interpretare le preesistenze.Invitare alla socialità. Proteggere il riposo. Orientare al benessere. Io ero già stato qui. Ora manca la luce elettrica; hanno disdetto i contratti. Ci sta.Manca anche una stanza. E questo è più insolito.Possibile? Non c'è fisicamente, non esiste. E' rappresentata sulla carta, nella geometria di quattro linee, a formare un rettangolo quasi regolare; una porta di ingresso, due finestre sulla corte interna. Ma non c'è. Manca. Non è dove dovrebbe.Bisognerebbe praticare un foro su quella parete là, aprire uno spioncino, avvicinare un occhio. Ecco, bisognerebbe perforare.Mi ci vuole un trapano. Elettrico. Ma a batteria.Mi serve: anche per misurare il valore dell’attrito.