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Un blog creato da Sue_Cube il 17/08/2010

la donna

che faceva da tappezzeria.

 
 

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! (esclamiamoci)

Post n°24 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da Sue_Cube

Doniamoci esclamazioni:
- Tu qui!
- Abbracciami!
- Mi sei mancata!

Seh.
Vivo come una straniera in patria.
E mi sento ribelle. Si, ribelle.
E indomita persino.
Seh.
Avessi la macchina.
Avessi spento i fari, l'altra sera.
(ora non giacerebbe morta in fondo la strada)
Insomma partisse, quella cazzo di macchina.
Guiderei per altre 11 ore.

Per andare incontro ai miei pensieri.
Anzi, per andarci contro.
E lasciarmene investire,
definitivamente.
Sentirli entrare dentro: dentro la pelle.
dentro le ossa. dentro il cuore.
Tutti. Nessuno escluso.

Seh.
Mi piacerebbe restare stesa sull'asfalto.
E venire raggiunta da te.
Sotto una pioggia battente.
Come in un film.
Con un lieto fine.
Ma per tutti.
Me compresa.


 

 
 
 

: (come due punti)

Post n°23 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da Sue_Cube

Seh.
Dove sei finito?
Io ho magnato tutto il possibile in questi due giorni.
Mia madre contava sugli avanzi, stasera. Ma quali avanzi?
La noia li ha fottuti tutti. Mi sono attaccata pure ai pistacchi. alle noccioline.
Al pezzetto di formaggio in un angolo del frigo.
Volevo scrivere di e con poesia.
Ma l'aglianico mi ha lasciata coi piedi per terra, dotandomi di una pesante concretezza
di cui non so che farmene.

Penso che andrò a infilare la testa sotto l'albero di natale,
come fosse un forno a gas.
Avrei bisogno di musica.
Ma non questa di Youtube.
Musica vera. Viva.
Ma oggi è natale. e a natale non si fa niente.

Se non auguri e abbracci.
E io li ho già consumati tutti.

 

 
 
 

? (per dire: dove eravamo rimasti)

Post n°22 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da Sue_Cube

Non sta succedendo nulla da ore.
Non che debba sempre succedere qualcosa. no.
Ma gli ultimi giorni hanno visto avventure, magie e battaglie.
E il fatto che questo Natale stia procedendo per inerzia,
mi inquieta.

Uh. Sottile perversa inquietudine.
Fatta di silenzio.
Come un'attesa consumata in una sala d'aspetto.
Dove, in realtà, non sai cosa aspettarti.


 
 
 

.

Post n°21 pubblicato il 11 Settembre 2010 da Sue_Cube

Un uomo mi disse che non saremmo mai stati distanti.
Un altro programmò il mio tempo su un'eternità non richiesta.
Un altro ancora usò parole per legarmi all'ombra della sua assenza.
Ma non c'è poesia che tenga.
Nè una vicinanza che possa esaurire lo spazio.
E non credo in un tempo che vada oltre il presente.

Vivo con arte.
E l'amore è solo un inciampo.

 
 
 

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Post n°20 pubblicato il 11 Settembre 2010 da Sue_Cube

Il terzo bicchiere di vino scivola per inerzia. e senza sapore.
Come l'infinito discorrere attorno a questo tavolo.
Dovrei perdere il vizio di bere. e di ascoltare.

 
 
 

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Post n°19 pubblicato il 11 Settembre 2010 da Sue_Cube

Allora nutriamoci di silenzio.
E incontriamoci sulla soglia di quell'Osteria
dove entreremo facendoci largo tra parole altrui.
Sediamoci distanti: tra gomiti estranei,
con i quali inventeremo un'amicizia di maniera
lungo il tempo di un bicchiere di vino.
Sorridimi attraverso la lontananza.
E fai buon uso dei tuoi sguardi.

 
 
 

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Post n°18 pubblicato il 27 Agosto 2010 da seh_mai_chy
Foto di Sue_Cube

Non è facile diventare un fossile.
Il destino di quasi tutti gli organismi viventi è decomporsi, fino a scomparire.
Meglio: fino a diventare altro.

Per diventare un fossile devono accadere molte cose:
la prima tra tutte è morire nel luogo giusto.
Quella più rilevante, invece, è che qualcuno, decine di milioni di anni più tardi, ti scopra.
E ti riconosca.
Come oggetto degno di nota.

E tu, mica hai fatto niente per nasconderti. Stai lì. Da un'eternità.
Sedimentando.
Srotolando milione di anni dopo milione.

Poi un giorno.
Forse.
Chissà.
Qualcuno, ti toglie la polvere di dosso.


 

 
 
 

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Post n°16 pubblicato il 26 Agosto 2010 da Sue_Cube

le dita impazziscono di nostalgia. mi tocca scrivere. obbligarle sui tasti.
aspetto la luna piena, ma forse era ieri. gli illuminava lo sguardo. ora ricordo.

sono partita rubandogli l'ultimo sorriso. si apriva il giorno. bisognava voltarsi le spalle
per seguire le nostre direzioni. ho chiuso gli occhi, all'incrocio. non volevo consumare
la sua immagine sulla retina. sbiadirla di sole.

(come si manomettono i saluti? facciamo che la prossima volta l'arrivederci diventi un ciao di benvenuto. per tornare a viverci)

certi ritorni non si sciolgono nel liquido del viaggio. riempito l'abitacolo di musica e vento,
ho guidato seminando le nuvole. tu eri alle spalle.
no, tu eri dentro: nel gomitolo dell'anima.

 


 
 
 

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Post n°15 pubblicato il 26 Agosto 2010 da Sue_Cube

alcune emozioni,
restano mute,
in qualche luogo,
tra la testa e il cuore.
si materializzano nel palmo
delle mani
con una lieve pellicola
umida.
le strofino sulla stoffa del vestito.
ma non serve:
capisco che davvero
non c'è un modo
per lavarle via.


 
 
 

(ci deve essere una Teoria delle 4 corsie)

Post n°14 pubblicato il 23 Agosto 2010 da Sue_Cube

 

Ci sono persone che vanno nella corsia di sinistra a 80 km all'ora.
Perchè lo fanno, Seh?
Perchè mentre viaggio sento sotto le loro gomme lente lo scricchiolio
del rancore?
Perchè invidiano la tua voglia di arrivare
e ti guardano dal finestrino mentre li sorpassi a destra con un sorriso che,
tradotto, vuol dire: schiantati?
Perchè esiste la stronzaggine che fa diventare certe persone autisti biechi?
Sono gli stessi che in autogrill occupano tutto il bancone solo per un caffè
e ti costringono a saltellare dietro di loro
per conquistare l'attenzione di un barista.
Perchè non si spostano?
Perchè esistono persone che non si scansano mai?
Che non si mettono mai da parte?
Che voglio occupare il mondo: anche il tuo.
E ti spingono a lato.

Ma poi che importa Seh?
Io imbocco l'uscita e me ne fotto.
Più in là ho un appuntamento che mi riappacifica col mondo.

 

 
 
 

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Post n°13 pubblicato il 23 Agosto 2010 da Sue_Cube

 

 

 

(illustrazione al post n. 8)

 
 
 

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Post n°12 pubblicato il 23 Agosto 2010 da seh_mai_chy

(una volta)

una volta, mi ha raccontato di sogni che non sogna mai nessuno
una volta, ha condiviso frammenti fragili, che piano, si componevano
una volta, mi ha aiutato a decifrare il suo dizionario di segni sconosciuti
una volta, ha fermato il ticchettio delle ore per trasformarlo in tempo liquido

una volta, ho aperto la scatola dei desideri e l'ho toccata e respirata
una volta, ho fatto vortici tra i suoi capelli
una volta, il coraggio dell'attimo

e poi una volta, la luce del giorno dopo

e l'ho trovata:
divertita, trasognata e stupefatta

anche di se stessa.

 
 
 

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Post n°11 pubblicato il 23 Agosto 2010 da Sue_Cube

 

Via "Esso".

 

Gli dedicarono infine una via della città: non la sua.
Un'altra.
Quella dove visse in una casa non lontana dal porto.
Dove ascoltava le partenze delle navi: dove assisteva
ai loro arrivi. E vivendo nel mezzo una vita fatta di invenzioni.

La sua creazione più riuscita fu una macchina a vapore di emozioni.
Regalò allegrezza a molti. Ad altri consegnò nuvole di tenerezza.
Migliorò molte vite che, altrimenti, non avrebbero avvertito che
indifferenza.

La stessa strada pare procuri strane reazioni.
C'è chi la imbocca e improvvisamente si ritrova a piangere di commozione.
Chi già a metà si sente rapire da una gioia irrefrenabile.
C'è chi ha scelto di vivere lì, per sentirsi vivo.
Ogni mattina di ogni giorno, aprendo la finestra e guardando giù
l'asfalto brillante di umidità.

 

 
 
 

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Post n°10 pubblicato il 23 Agosto 2010 da Sue_Cube

 
 
 

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Post n°9 pubblicato il 23 Agosto 2010 da seh_mai_chy

 
 
 

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Post n°8 pubblicato il 22 Agosto 2010 da Sue_Cube

(Esso)

Ha uno sguardo che calza sulla pelle
come un guanto caldo.

Ma anche:
ha uno sguardo tipo colpo di scena.
Ti arriva negli occhi
e nulla, dopo, nulla sarà più lo stesso.
Come nei libri, appunto,
come nei film.
Dove quel colpo sovverte tutta la storia,
scuote le possibili combinazioni
e ne pesca una davvero improbabile
eppure unica e definitiva.

Fu così, ad esempio,
che io imparai a finirla.
Proprio così: a finirla.
Perchè se uno la finisce
può iniziare infinite altre cose,
meravigliose e diverse.
Come rimettere in piedi
il circo delle emozioni,
e dondolarsene al centro
su un trapezio.
Senza rete.

 

(ma così, giusto per dire)

 
 
 

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Post n°7 pubblicato il 19 Agosto 2010 da seh_mai_chy
Foto di Sue_Cube

shiny and new

like a virgin

touched for the very first time

 

 
 
 

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Post n°6 pubblicato il 18 Agosto 2010 da seh_mai_chy

Sono dentro.

Ci sono.
Ci sono locali da allargare.
Ci sono stanze da chiudere.

Adattare gli spazi agli usi del vivere contemporaneo, alle mutate esigenze della quotidianità.
Catturare le visuali, i punti di vista privilegiati, la luce naturale, gli spicchi di cielo.
Occultare il brutto, il marcio, il desueto, gli aspetti meramente funzionali.
Mutuare percorsi, affacci, prospettive.

Interpretare le preesistenze.

Invitare alla socialità.
Proteggere il riposo.
Orientare al benessere.

Io ero già stato qui.
Ora manca la luce elettrica; hanno disdetto i contratti.
Ci sta.

Manca anche una stanza. E questo è più insolito.

Possibile? Non c'è fisicamente, non esiste.
E' rappresentata sulla carta, nella geometria di quattro linee, a formare un rettangolo quasi regolare; una porta di ingresso, due finestre sulla corte interna.
Ma non c'è. Manca. Non è dove dovrebbe.

Bisognerebbe praticare un foro su quella parete là, aprire uno spioncino, avvicinare un occhio.

Ecco, bisognerebbe perforare.
Mi ci vuole un trapano. Elettrico.
Ma a batteria.

Mi serve: anche per misurare il valore dell’attrito.

 
 
 

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Post n°4 pubblicato il 17 Agosto 2010 da Sue_Cube

ci sono sere che si avvolgono
intorno ad un unico desiderio.
alzare appena la gonna
sedersi su di lui.
muoversi piano. lentamente. al giusto ritmo.
piano. lentamente. al giusto ritmo.
avvolgerlo.
e la sua voce a vibrarmi nel collo.

 
 
 

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Post n°3 pubblicato il 17 Agosto 2010 da Sue_Cube

Esso fu l'unico a rispondere
al mio annuncio:
Cercasi burattinaio.

Sin dalla prima sera
legò ai polsi. alle caviglie. al collo. dei fili.
e prese a muovermi.


Mi condusse alla deriva.
Su strade battute, ma solitarie.
E ora mi ritrovo stupefatta a consumare una vita
che sembra insolubile,
nel liquido ancora caldo di questi giorni.

 
 
 
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