Una Voce..La Mia.

Post N° 180


Sorry. Scusate l’assenza “involontaria”.Involontaria perché: periodo pasquale= scuole chiuse= lavori forzati= fine della “pace” (pace tra virgolette, perché da me oggetto sconosciuto tipo UFO)E poi mi sono scompisciata ai vs commenti. Quando scrivo lo faccio di getto, al volo, in modo molto spontaneo e privo di troppi pensamenti e costruzioni, perciò nn metto mai in conto quanti "doppi sensi" può avere lo scritto, quante possibili risposte un po’ EHM possono esserci ad una domanda. E questo perché per quanto paracula io possa essere, sono spesso anche un po’ tont.. no aspè.. un po’ ingenua, ecco. L’arcano nn credevo potesse esser interpretato in tanti modi (anche perché ripeto e sottolineo che era tutto scritto).Rileggendolo (tra sussulti di addominali per le risate soffocate e singhiozzi derivanti dagli stessi) “oggi mi sento di nuovo DONNA” poteva sembrare in effetti che:a)      dopo tanti tentennamenti mi ero nuovamente convertita alla mia natura femminile e mi ero fatta tagliare il volatile posticcio applicatomi col bostick da un pratico chirurgo del Tufello (noto quartiere “in” di Roma, alla stregua del Bronx) b)      dopo una precoce menopausa riscoprivo le gioie della femminilità quei 5 gg al mese, divenendo nuovamente assidua finanziatrice della famosa ditta “…pax” c)       dopo una protratta astinenza che mi aveva reso paurosamente famelica e che mi aveva destato dalla sopraggiunta pace dei sensi, avevo ceduto al richiamo della carne affittando alla modica cifra di 300 EurI a notte il terzo lampione a dx della rinomata Via Tiburtina, strada assiduamente frequentata da facoltosi perbenisti e mariti devoti nelle ore di pausa caffè, partita di calcetto, giocata a poker tra amici e incomprensibili e ripetute ore di straordinario in ufficio. d)      …..La risposta era d).  Semplicemente sono entrata, dopo oltre un mese e mezzo da zombie, in un negozietto tanto caruccio e accogliente, cn divanetti e riviste e musica in filodiffusione.Sono entrata che sembravo un cane chow chow (quello tutto pelo che sembra un orsacchiotto) e sono uscita che sembravo una pecora dopo la tosatura. Dajeeeeeeee!! No, nn era un parrucchiere, ma una semplice estetista. Trattavasi solo di “ceretta”.Ora capirete da soli perchè il souvenir era un preziosissimo “scendiletto” nn d’angora, nn di visone, ma di faly (quotato in borsa, mica azzo sa?).Quindi son volati scappellotti, a parte per un paio di persone che per fiuto, o sensibilità al problema “pelo” (vedi Demy), o per culo (vedi deracinato) c’hanno preso.Scusate ma rido ancora come una scema se penso a quale poteva essere il souvenir di ognuno degli altri casi…. (un condom usato?? Un ….ax usato?? un “volatile” di scorta??  Eh, sono un po’ folle, ma credetemi, mantengo uno sputo di dignità e serietà (...) , e mai avrei osato tanto, prima mi seppellivo da sola).Un arcano resta: era tutto scritto ed anche molto chiaramente. Com’è che nn l’avete capito? Questa nn ve la dico, così vi rifrego un’altra volta. Cn tanto affetto, ‘stardissima Barbara.PS: I doveri chiamano, stasera vi vengo a trovare.