Fanhe

CURANDERO


30/10/09Verso sera verso un bicchiere d'acqua a tutte le piantine trapiantate di jatropha . Hanno le foglie mosce.Ai ragazzi che seguono da vicino questo lavoro chiedo: “Mori?” Rispondono con uno sguardo di condoglianza, dicendo si col movimento del capo.Ricompare il tramonto africano, spettacolo favoloso che guarderei per ore. Questi spettacolari tramonti non sono una notizia eccellente per il villaggio. Dicono che le piogge stanno per finire. La luna è velata, non come promessa di pioggia, ma per l'umidità residua della stagione delle piogge, che occupa l'80% dell'atmosfera intorno al nostro villaggio.Il letto diventa una vasca da bagno. La strategia del primo sonno con asciugamano sopra il lenzuolo si rivela inadeguata. Anche la farmacia di farmaci naturali di suor Maria, in ultimazione edilizia, non ha rimedi al riguardo. Ha però una molto economica pomata di cassera, efficacissima per le mie caviglie sforacchiate da zanzare e insetti vari. I lavori di piastrellatura della farmacia non sono fatti bene, perchè gli abilissimi lavoratori balanta si improvvisano tutti i mestieri, ma per diventare esperti artigiani e necessaria l'esperienza. A Comura ho visto lavori di piastrellatura perfetti, fatti da lavoratori che padre Eugenio ha conosciuto ragazzi, quando non sapevano neppure tenere in mano un attrezzo. Comunque la protezione igienica del rivestimento è garantita e l'aspetto artigianale è in linea con lo stile africano.Quello che dispiace di più a suor Maria non sono le piastrelle mal messe, è il pensiero che quando non ci saranno più suore tutta la farmacia, il suo lavoro, finirà in nulla. Come sono finite in nulla tutte le attività artigianali, culturali, scuole comprese, quando i missionari in età avanzata e salute precaria, hanno dovuto abbandonare l'Africa e rientrare in patria.Anche noi, come la Cina con i suoi contratti, non siamo esenti da ogni impronta di colonizzazione. Con le migliori intenzioni finiamo di portare in Africa molti difetti della nostra civiltà. Non ci spogliamo del nostro modo di ragionare, convinti di sapere quello che è buono e quello che non lo è.Molti dicono: bisogna lasciare l'Africa agli africani. Dai romani in poi, molte sono state  le ingerenze indebite e il disorientamento creato è rilevante. Questo slogan che ora sa di disimpegno, quando lo diranno gli Africani, bisognerà tenerne conto e in Africa ci si potrà andare solo per condividere lo spirito delle sue culture.Mi auguro che il lavoro di suor Maria non venga sepolto dalla polvere africana. Credo che sia un lavoro profetico. Suor Maria nel fare questo lavoro è in contatto con curandero, gli antichi stregoni, gelosi delle loro conoscenze sulla medicina naturale, che molte volte non le rivelano neppure ai figli. A Fanhe ci sono due curandero, Bidante e Bolle,  sono fratelli. In tutti i villaggi dove sono presenti curandero la medicina occidentale incontra diffidenza. Occorrerà unire le forze, utilizzare il buono della medicina naturale, che è tanto e il buono della medicina occidentale, che non è tutta.