Fanhe

SENZA OCCHIALI ROSA


6/11/09Avevo cominciato queste note lo scorso anno con questo titolo: Perché guardare l'Africa.Sottolineavo il grande interesse che suscita un continente, perché consuma poco le risorse del pianeta; perché gli Africani organizzano la loro vita in modo collettivo con grande spirito di solidarietà, perché hanno un gran rispetto della qualità della vita, abitudini lavorative comprese. Posso dire di aver capito che in Africa non fa freddo. Lo avevano capito anche i Romani e da questo, no freddo, deriva il nome Africa. A parte questo, l'Africa, come tutti i continenti non ha una identità univoca.Incomprensibili restano le stragi del Ruanda. Aprile 1994, cento giorni di genocidio senza premeditazione. Morte gratuita con poca spesa. Strage artigianale. Uomini che hanno ucciso con crudeltà vicini di casa, compagni di lavoro. Hutu e Tutsi che si scambiano con cadenza periodica massacri, dove ora sono vittime e ora son carnefici. Mentre la radio delle colline continua a ripetere: “Uccidete”. Considerata l'ennesima guerra tribale, la negazione dell'altro, è una vera eclisse della ragione. Questa eclisse non ha oscurato la Guinea Bissau, nonostante che nel giro di 24 ore,nelle prime due notti del marzo 2009, siano stati assassinati il capo dello stato maggiore Na Waie e il presidente della repubblica Nino Vieira."Il presidente Vieira è stato ucciso dall'esercito questa mattina presto mentre cercava di fuggire dalla sua residenza attaccata da un gruppo di militari fedeli al capo di stato maggiore, (generale) Tagmé Na Waie", morto ieri in un attentato, ha dichiarato Zamura Induta, responsabile per le relazioni esterne dell'esercito. Il presidente Vieira, ha aggiunto Induta, "era uno dei principali responsabili della morte di Tagmé". ANSA.it 29 i presidenti africani assassinati negli ultimi 40 anni. “Non e' chiaro chi abbia compiuto l'attentato di ieri sera nella capitale di questo piccolo stato africano, uno dei piu' poveri ed instabili del Continente ma Na Waie era uno dei piu' feroci critici del presidente. Vieira, considerato un eroe nazionale per aver combattuto la guerra di liberazione contro le truppe portoghesi nei primi anni Settanta, dopo aver preso il potere con un colpo di stato nel 1980 ed essere stato defenestrato nel 1999, era stato eletto presidente nel 2005, in elezioni contestate dall'opposizione. Vieira e Na Waie erano acerrimi nemici e appartenevano a due etnie diverse: il generale aveva anche fatto parte della giunta militare, che aveva deposto il presidente golpista nel 1999. A dare conferma dell'uccisione di Vieira e' stato un alto responsabile militare: ''Il presidente Vieira ha dichiarato il capitano di fregata Zamora Induta - e' stato ucciso dall'esercito stamani verso le 04:00 locali (le 05:00 italiane) nel momento in cui tentava di fuggire dalla sua residenza attaccata da un gruppo di militari vicini al capo di stato maggiore Tagme' Na Waie''. Il militare ha definito Vieira ''uno dei principali responsabili della morte di Na Waie'', aggiungendo che e' stato ''falciato dalle pallottole sparate dai militari''. Numerosi testimoni hanno parlato di ''spari, raffiche ed esplosioni di granate'' durante la notte a Bissau mentre si segnalano anche saccheggi del palazzo presidenziale. La vedova di Vieira e' riuscita a mettersi in salvo rifugiandosi nell'ambasciata dell'Angola. La situazione a Bissau e molto confusa ma le forze armate smentiscono che sia in atto un colpo di stato e, in un comunicato, annunciano che ''obbediranno alle istituzioni democratiche'' e alla Costituzione, secondo cui il potere passa ora nelle mani del presidente del parlamento. I militari sostengono inoltre che gli assassini di Vieira sono un gruppo isolato e che sono attualmente ricercati. L'uccisione di Vieira e' stata condannata dal presidente della Commissione dell'Unione africana (Ua), Jean Ping, che ha parlato di ''atto criminale''. Ansa.it Guido , Marco , e Simone sono velocemente rientrati in Italia. Il loro volo era previsto proprio per quella notte. Restavano a Fanhè due volontari, Carlo e Nello, il cui programma di rientro era previsto per la settimana successiva. Rintracciati telefonicamente, stavano bene e ci hanno detto che la situazione fuori dalla capitale era tranquilla. Molto indicative le recenti repressioni nel sangue di manifestazioni pacifiche nella Guinea Conakry, nostra confinante. Nella nostra Guinea chi gestisce il potere ha fatto sapere ai contendenti, durante le elezioni succedute alla morte di Vieira: “Non importano i risultati elettorali, ma non sarà tollerata alcuna manifestazione di piazza”. I veloci cambiamento in atto in tutto il continente africano sono sorvegliati da una regia Una delle sedi di questa regia è la costruenda base militare Dal Mulin di Vicenza il cui obiettivo ufficiale, indicato dal governo Usa, è l'Africa.A questo punto, volendo raccontare anche quanto non capisco, nella speranza di capire poi, cambio il titolo di queste pagine passando da un un troppo ambizioso, “Perché guardare l'Africa”, a un più concreto, “Sentieri del villaggio”. Il blog Fanhe nel suo sottotitolo dice, diario del villaggio.La pelle degli abitanti di Fanhe, i suoi alberi, la sua terra è ciò che posso guardare. Anche Fanhe è ombelico del mondo e può rivelare grandi veritàIl popolo Brasa da vero popolo contadino ama la pace. Il prezzo pagato in vite per l'indipendenza della nazione è stato altissimo. Ora preferiscono pensare ai loro campi.