Fanhe

MISSIONARI


Ho faticato a trovare il numero telefonico di padre Jon. Avevo una lettera e delle offerte che gli ex allievi giuseppini di Leini mi avevano pregato di recapitargli. Ho preso questo impegno volentieri e sia per l'amicizia e l'ammirazioe per il maestro De Paoli, grande persona di Leini, sia perché volevo vedere l'organizzazione di questi missionari, di cui ho sentito parlare bene e ho visto persone importanti formati dalla loro scuola.Proprio oggi festeggiano a Bula i venticinque anni della loro presenza il Guinea Bissau. Attraversiamo durante l'alta marea Rio Mansoa sul nuovo ponte a pagamento solo in una direzione. L'acqua viaggia verso l'interno, il fiume, dove le acque scorrono a senso alternato è maestoso. Trovo e consegno la busta e le offerte a padre Jon, molto occupato nei festeggiamenti. Ci sono due vescovi, molti missionari e suore.Assistiamo alla messa con  canti. Dopo si aprirà la mostra dei lavori degli studenti che vogliamo visitare. Tutti hanno una maglietta bianca con l'effigie del santo fondatore san Murialdo , con la scritta: fratello , amico e padre. Tutto questo bianco spegne i colori dell'Africa, ma fa un bel effetto.Migliore di quello offerto dalla mostra dove si vedono pochi lavori di tornio e di intarsio. Io avrei messo nella mostra i comodi sgabelli in legno e in ferro sui quali eravamo seduti, fatti da loro. I convenuti sono tanti. preferiamo rientrare per il pranzo anche se l'eccezionalità della festa avrebbe sicuramente garantito qualcosa di buono. Domani ci aspetta un'altra messa dai frati a Nhoma. Siamo invitati alla mensa dei frati francescani, nostri amici, fonte di utili informazioni e ci riforniscono a bidoni acqua buonissima , che a buon diritto si può chiamare acqua della salute. Però padre Eugenio, trentino da 38 anni ai tropici, fondatore della missione di Nhoma, dice che la messa fa parte della mensa.