Fanhe

GUARDA CHE BEL BIMBO


 
13/11Nelle ore calde del pomeriggio stavo leggendo il Saggio di padre Cossa sui Balanta, seduto sul rimorchio del trattore all'ombra della tettoia del garage. Una bella signora, vestita con eleganza, in visita a parenti, si siede vicino a me, gomito a gomito, srotola il bimbo dalla schiena e in un fluente criolo mi dice: “Guarda che bello bimnbo ho fatto! Mio padre morì, mia madre morì, io non tengo dinero”Il bimbo sicuramente bello, mi sgranava due occhioni , sembrava aspettarsi una valutazione positiva delle capacità riproduttive di sua madre, che continuando nel suo intento mi chiede: ”sei Pino tu?” questa volta non ho dovuto dire la parola magica, Pino, mi è bastato indicare dove si trovava. Accortasi dell'equivoco è ripartita senza altre parole in direzione di Pino. Tra poco, con il sole più amico, riprenderemo i lavori degli orti. Le piantine del vivaio sono rigogliose. Le donne sono molto attive nel preparare la loro porzione di orti personali.Un uomo grande, vedendo le nostre piantine di peperoncino, dice di averne di molto più grandi nella sua morança. Chiediamo di vederle ci accompagna. Intanto la sua moranza ha nella siepe molte piante di moringa. Mangio a scopo didattico la foglie più tenere. I bambini ridono di cuore si affrettano a farmene scorta. Dico di essere sazio e invito anche loro a mangiale. Qualcuno le assaggia, ma non incontrano grande successo. Anche da noi non è facile far mangiare la verdura ai bambini. Attraversiamo la casa,un corridoio ormai buio e nel cortile posteriore bellissime piante di peperoncino e melanzane, con relativi frutti, perchè grazie al clima della Guinea qui queste piante sono pluriennali. Devo riconoscere che i miei peperoncini a Leinì sono più belli, ma anche questi non demeritano.