Fantacurvone

Gigi a Holly: «Non parli più di noi»


 Il tecnico parolaio: «Holly la smetta di occuparsi di Zando. Una risposta? Non vale la pena»DAL NOSTRO INVIATOEste- Nella formazione che sta timidamente subendo l'emergenza e che oggi si ritrova con una bella gatta da pelare al cospetto di una formazione, quella del Curvone, che nel calcio di una volta si sarebbe definita ostica e coriacea, si abbatte la coda del ciclone Holly, che è un uragano soprattutto di parole. Così Gigi Giandoso non può neppure godersi una birra, che la replica del collega Holly alle sue riflessioni sul tema del fallimento nelle ultime partite gli ha fatto saltare la mosca al naso, incrinandone la tradizionale flemma. In verità, nella sua analisi, Gigi nostro aveva espresso concetti tutto sommato scontati: alzi la mano, ad esempio, chi, tra i non Holly-Niz, avrebbe risposto diversamente da lui in merito alle certezze di Holly («Ora tutta l'Italia sarà felice») oppure avrebbe fornito un'interpretazione differente da quella della volpe e dell'uva alla frase «adesso pensiamo alla serie B che vale come la serie A»...Dopo l'attacco logorroico, corredato dell'ormai celebre accusa di Niz, compagno di Holly, di prostituzione intellettualenei confronti di Zando, legittimato dalle immagini, aveva osato dubitare del calcio di rigore guadagnato da Pisellino, ieri il cinereo Holly ha operato una sorta di rabbocco del boccale, andando giù duro con la birra, anche se non in maniera diretta. Vero è, infatti, che si è resa necessaria una sorta di interpretazione autentica delle sue parole per individuare con certezza il malcapitato destinatario di strali tanto velenosi. Così Gigi ha dapprima rintuzzato l'attacco iniziale osservando come, in effetti, le parole di Holly fossero suggerite dai litri di birra, poi però, ha deciso di intervenire con un'entrata a piedi uniti su tutto il resto: «Non so a cosa si riferisse parlando di dignità. Ho già detto che non parlerò più di lui e quindi, visto che tira sempre in ballo Zando, gli chiedo di fare lo stesso con noi. Anzi, gli do un consiglio: non beva più il crodino. Non ne vale la pena, non serve».