Jules Verne, 1856 circaIl giovane Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, un
avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione. Per questo, non di propria volontà, nel
1847 partì per
Parigi dove portò a termine gli studi legali.Nella capitale francese, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere
Alexandre Dumas) e alla
Biblioteca nazionale informandosi e documentandosi - trascrivendo una infinità di appunti - su casi scientifici e storici. In quel periodo ricoperse anche l'incarico di segretario al Théâtre Historique (vecchio nome del Théâtre Lyrique, ora
Théâtre de la Ville), per poi passare all'
Opéra-Comique.Nel
1850 abbandonò definitivamente la carriera giuridica per dedicarsi alla letteratura. Cominciò quindi a scrivere commedie per il
teatro, sia pure con scarso successo (uno dei titoli che si ricorda è Pailles rompues, Le paglie rotte). Nel
1857 si sposò con Honorine Morel, donna di buone condizioni; il matrimonio gli avrebbe garantito una sufficiente indipendenza finanziaria.Dall'età di trentacinque anni, nel
1863, iniziò la carriera di scrittore che continuò fino al
1919, con la pubblicazione postuma di molti suoi lavori: sessantadue romanzi e diciassette racconti. Il successo di Verne si dovette in gran parte all'
editore Pierre-Jules Hetzel, il quale, dopo aver pubblicato proprio nel 1863 un suo primo volume di racconti
Cinque settimane in pallone, ne pubblicò tre all'anno, consentendo all'autore di abbandonare il suo impiego di agente di cambio e dedicarsi completamente alle sue opere.