Que no se apague

Post N° 392


a te che non ci sei, ma forse sì. Una volta ti ho già scritto, ricordi?) Forse eri tu oggi, con quello sguardo? A volte t’immagino.Immagino i tuoi gesti. Aspettarmi al cancello quando la sera torno a casa dal lavoro, mp3 a volume copri-sirene, pedalando senza mani, sguardo al tramonto, tagliando con gli occhi i contorni di una foto. Raggiungermi, magari facendo decine di chilometri, quando torno la notte dopo essere uscita con gli amici, darmi la buonanotte e lasciare che mi addormenti serena. Chiamarmi al mattino solo per sentire la mia voce, avere l’amorevolezza di salutarmi sempre col sorriso.Gesti piccoli. Mi piace fermarmi sulla semplicità, sulla dolcezza, sulla bellezza di cose che occhi frenetici ed esigenti trascurano. Mi piacerebbe entrassi nella mia vita come una mano che si posa sul mio capo mentre dormo. In punta di piedi, in silenzio, come oggi quello sguardo.Dicono che è difficile non avere paura d’innamorarsi giunti ad un età in cui non ti bastano le dita di una mano per contare le scottature, la fiducia spezzata, i progetti messi via in cassetti di cui si getta la chiave,però credimi: io non ho paura di soffrire perchè varrebbe la pena di soffrire cento giorni per un solo giorno così,   [penso ad Erica, Lucia, Simone, Elisa, Laura, a tutte le persone che soffrono e dicono che nell’amore non crederanno più e mi dispiace per loropoipenso ad Alice, Daniele, Alessandra, Gabriele, Arianna e tutte le persone che con i loro piccoli gesti di ogni giorno mi dimostrano che d’amore è pieno il mondo e solo con l’amore e per l’amore si vive, sforzandosi di costruire e proteggere con cura e pazienza questa forza così fragile] quindi non avere paura di avvicinarti, di conoscermi, di porti nella condizione di potermi ferire,ma sappi chesundrop è una bambina orgogliosa e testarda con gli occhioni scuri, la fascia colorata fra i capelli, i pantaloni larghi e gli orecchini a stella che saltella per la libreria cantando, non sta mai a casa, passa ore suonando le stesse canzoni, parla non proprio come una ragazza perbene e in macchina guida veloce e non è capace di non cantare a squarciagola, ma è anchee soprattuttouna ragazza che la sera torna a casa, guarda intensamente le stelle, e s’addormenta sognando qualcuno che protegga la grazia del suo cuore.  [grazie. solo per quello sguardo.]