FARFALLA NARRANTE

IL LINCHETTO


  
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 ...L I N C H E T T OIl linchetto è un folletto presente nella tradizione popolare della provincia di Lucca ma anche in Garfagnana. Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il linchetto è uno "spirito non cattivo ma dispettoso, che va di notte, entra per le camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa". Il nome deriverebbe dal latino incubus con agglutinazione dell'articolo, attraverso le forme "lincubetto", "lincuetto". Secondo l'italianista Felice Del Beccaro, infatti, il linchetto sarebbe un relitto del dio silvestre Fauno che nel suo aspetto di Incubus spaventava la gente e tormentava gli uomini con sogni cattivi e apparizioni. In alcuni casi il linchetto viene identificato con il buffardello, tuttavia nella maggior parte dei racconti e delle testimonianze sembra emergere un carattere più maligno e pericoloso del linchetto rispetto all'altro, tanto che il linchetto viene anche assimilato al diavolo o comunque a uno spirito malvagio. Diversamente dal buffardello, nella quasi totalità dei casi il linchetto viene descritto come un essere che non ha niente di umano: si pensa che sia un animale simile al cane o al gatto oppure un uccello, o che sia un ibrido di specie diverse (topo, uccello e uomo). Sebbene molti dicano che sia invisibile, un testimone oculare affermò trattarsi di una bestia nera avvolta da una nuvola di fuoco. Il linchetto vivrebbe in campagna o nelle periferie dei paesi e una volta fu visto vicino a un metato (essiccatoio per le castagne). Questo folletto è un gran burlone che le fa di tutti i colori, specialmente ai vecchi e agli animali. Di notte il linchetto entra nelle case e si diverte in vari modi. Nasconde gli oggetti nei posti più impensati, causando disperazione nei proprietari. Gli piace girare per le stalle, dove trae gran divertimento soprattutto dall'arricciare i crini del cavallo, facendone treccine. Si diverte anche a legare le zampe delle pecore con corde di paglia o fieno. Ma non finisce qui. Infatti il linchetto entra spesso e volentieri in camera da letto, magari toccando i piedi delle vecchie, oppure tira per terra le lenzuola per poi scoppiare in sonore risate. Altre volte invece si piazza sul petto del dormiente e non lo fa più respirare. Insomma è veramente dispettoso, anche se non è pericoloso. Gli unici che si salvano sembrerebbero i bambini, con i quali invece è molto cordiale; li accarezza e li bacia, tanto che la mattina assumono un bel colore rosato e sono ancora più belli. Ma con tutti gli altri il linchetto può essere veramente un problema. Si può spaventare con una candela benedetta; altri rimedi sono legati all'indole stessa di questo spiritello. Pare infatti che il linchetto abbia una vera mania per la pulizia, che sia un fanatico dell'ordine e che non tolleri la sporcizia e le parolacce!   
  Per tenerlo lontano da case e stalle si può appendere dietro la porta un ramo di ginepro, del quale sarà costretto a contare tutte le foglioline senza poter fare i dispetti voluti. Se il linchetto entra in camera si può mettere una tazza piena di riso ai piedi del letto. Il linchetto quando arriva tenterà di scoprire i piedi al dormiente, ma urterà la tazza spargendo per terra i chicchi di riso. Preciso com'è non sopporterà tutto quel disordine e si metterà subito a raccoglierli uno per uno, cosa che lo impegnerà tutta la notte; quando arriva l'alba, non sopportando il sole, sarà costretto ad andarsene.. Secondo Giannini, per far scappare il linchetto bisogna adottare uno scongiuro molto simile a quello che si usa per il buffardello: basta mangiare pane e formaggio facendo i propri bisogni e pronunciando la formula "alla faccia del linchetto mangio e caco questo pane e questo cacetto".   .... 
 Buon fine AgostoSaluti da Farfalla Narrante....
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