Farfalle di seta

Post N° 178


La felicità..Spesso mi capita di parlarne con amici e conoscenti, e vedo che anche sui blog è un argomento molto gettonato, ma nessuno sa con precisione dove si trovi o come fare per raggiungerla. Non si sa bene se stiamo parlando di un luogo o di uno stato emotivo, o di un oggetto, tipo una scatola magica, o se è semplicemente un ricordo...Ma questa benedetta FELICITA', che cos'è?Il mio modesto parere:Premetto che al momento sono di parte, perchè un po felice mi sento da circa 3-4mesi.Sento molte persone che ricordano la felicità come un periodo di vita trascorso, che ormai è passato e si rassegnano cercando di mettersi l'anima in pace che non tornerà più, ma io non credo che sia questo. Non credo nemmeno che sia un qualcosa di costante, uno stato di grazia ideale che una volta raggiunto rimane senza intaccature, non credo nemmeno che vorremo vedere gente che gira con il sorriso da ebete perenne perchè è felice. Non credo che la felicità si trovi in oggetti o in persone che una volta accaparrati si diventa felici, non credo nemmeno che siano i soldi, per quanto aprano una serie molto vasta di possibilità in più, credo che la felicità sia qualcos'altro. La felicità è uno stato d'animo, una sensazione, che dura molto poco, è un insieme di cose che mescolate nella giusta dose portano a questo tanto cercato Santo Graal. In primo luogo ci vuole una massiccia dose di tranquillità, nei rapporti con gli altri ma soprattutto con se stessi, poi ci vuole soddisfazione, sicurezza, ma soprattutto un secondo soggetto o più soggetti, per creare l'interazione, il confronto e la progressione rispetto ad uno stato precedente. Ora direi che più o meno ci siamo, non per fare la romanticona, ma per essere felici ci vuole amore, nel senso più ampio che vi possa venire in mente.Tutto questo accade in un millisecondo. Anni dopo, diciamo: "com'ero felice..." ma nel momento in cui accadeva è molto raro che qualcuno se ne sia accorto.Alcuni trovano la felicità tirando le somme della propria vita, altri vengono provati da eventi traumatici che gli creano una sorta di attaccamento e soddisfazione verso quello che hanno.Io credo, che quando si ha qualcuno che ci vuole bene, quando noi vogliamo bene a qualcuno, quando un sacco di cose potrebbero andare meglio, ma in fondo in fondo non vanno poi così tanto male, quando dopo un sacco di scarifici e di salite interminabili, non arriviamo dove vorremo, ma ce l'abbiamo pur sempre messa tutta, quando tutto va storto e sembra che il mondo non faccia altro che darci addosso, ma in un modo o nell'altro riusciamo sempre a schiavre i colpi, quando torniamo a casa e anche se siamo soli sappiamo che da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che ci aspetta, quando chiudendo gli occhi riusciamo ancora ad immaginare un giorno migliore, allora credo che si possa essere felici anche solo per un momento.