Farfalle di seta

Post N° 197


(intervento)A cuore aperto...
Circa un anno fa ho conosciuto una persona, diversa dalle altre, diversa un po da tutti, diversa dal mondo e da questo pianeta triste, diversa dalla consuetudine e dalla normalità. Era un periodo in cui spazzavo via qualunque cosa si avvicinasse e tenevo tutti molto distanti. Uno di quei periodi in cui non credi più in niente, in cui non te ne frega di niente, quei momenti in cui torni a casa e piangi, così senza motivo, quelli in cui ti senti sola da morire ma non vuoi nessuno vicino. Era difficile capirmi stare dietro a quella montagna di sensazioni e di reazioni che ogni piccola cosa provocava in me. Era uno di quei momenti in cui quando c'è da rischiare non rischi, ma poi vieni sopraffatta dai rimorsi. Erano giorni di arrese e sconfitte, di sogni infranti e di preghiere inascoltate. Come poteva chiunque entrare dalla porta principale, se al più piccolo movimento si apriva il fuoco? ..La porta sul retro...quella lasciata lì, in balia dei sentimenti, quella che resta in superficie, la ferita aperta lasciata indietro e non protetta. Per entrare, era necessario passare per la parte più dolorosa.Senza volerlo senza che si potesse controllare, ripresi a sognare. Odiai il mio errore, odiai tutto quello che mi stava intorno, feci un gran casino, e spazzai via tutto.Ho pianto, sanguinato, ho ferito, illuso, ho perso e lasciato andare, ho allontanato, schivato, ho sofferto e fatto soffrire. Ho soppresso l'amore.A distanza di tempo, quando ti manca qualcosa, e ci pensi e ci ripensi e l'unica risposta è che ti manca lui, quando ti trovi a parlare e nei discorsi sbagli e fai il suo nome, quando sei nel posto più divertente del mondo con la migliore compagnia ma vorresti essere altrove, quando ti riempi la vita e le giornate di cose e di persone inutili, quando cerchi di fare quante più cose possibili tutte insieme, senza farne bene nemmeno una, solo per riempire il vuoto, e torni a casa la sera e di tutto quello ti rimane solo niente, quando senti freddo perchè ti mancano gli abbracci, quando guardi il cielo e non ci sono stelle, quando tutto ma proprio tutto ti viene negato perchè te lo negavi, quando la sofferenza è talmente tanta che ti avanza...allora torni indietro.Lo cerchi, lo chiami, ci esci, lo baci. Le scuse non sono mai abbastanza. Ti dai una possibilità di essere felice.E anche se non saprai come andrà, intanto vivi.Nessuno deve pagare per le colpe degli altri, ma questo non sai mai finchè non fai pagare il conto a qualcuno, che reclama perchè non è il suo.Il disinfettante, brucia un po.Una quindicina di punti, resterà la cicatrice.